Maledicta Senectus
Da giovane non credevo che sarei mai invecchiato, gli anziani erano una categoria alla quale non avrei mai voluto appartenere, odiavo i loro 'fiori della vecchiaia', si quelle macchie color bruno che invadono tutto il corpo, un segno tangibile e inoppugnabile del'avanzare degli anni.
Altri inconvenienti della vetustas? Tanti, tanti: assumere un numero incredibile di medicine al giorno. Io, da parte mia, ne conto quattordici, si quattordici. Il mio medico di base è una dottoressa preparata, sempre allegra, disponibile, dalla memoria formidabile. Ha stampata in mente tutta la mia cartella clinica: malattie e relativi medicinali al contrario di me che son costretto a ricorrere al computer per ricordare gli orari dei 'medicamenti' da assumere dalle ore 5,30 del mattino. Si 5,30 orario in cui inizio i miei esercizi fisici indispensabili per mantenermi in forma per ridurre gli inconvenienti di quattro operazioni chirurgiche ortopediche, Pinocchio rispetto a me...
Ovviamente poi prima di andare dal medico di base occorre eseguire tutta una serie di esami: del sangue innanzi tutto e poi radiografie, risonanze magnetiche, ecografie, gastroscopie, colonscopie, ecocardiogrammi, color doppler, flussimetrie, tac ed altri che al momento mi sfuggono. Poi le visite specialistiche presso: ottici (due cataratte), urologi (tumore alla vescica), gastroenterologi, cardiologi, internisti, diabetologi, dentisti, neurologi, dermatologi, psicologi, endocrinologi...fra parentesi la maggior parte dei medici ha in odio le fatture e si fanno pagare le loro prestazioni un occhio della testa: "Se vuole la fattura tanto altrimenti occorre aggiungere l'IVA" facendo finta di ignorare che la legge non prevedere da parte loro questo balsello. Spulciando le loro dichiarazione dei redditi si evince che guadagnano meno di uno spazzino! Glisson: ho dimenticato 'l'atterraggio' in farmacia: dolori per la mia cara carta di credito, un vero e proprio salasso!
Avrete capito perchè odio la vecchiaia, da giovane spendevo i miei soldini in modo decisamente più piacevole e più proficuo.
Veniamo alla mia prima moglie, oltre ad essere più anziana di me era...lasciamo perdere, l'ho cancellata dalla mia mente, non ricordo nemmeno il volto, sempre corrucciato, liticato col mondo.
Un episodio: la mia ex era un'insegnante elementare, nulla di male direte voi e qui vi sbagliate! Una volta andai a trovarla a scuola, durante l'intervallo vidi che parlava con altre tre sue colleghe, parlavano tanto animatamente che gli alunni erano spariti dalle vicinanze. Io mi appropinquai pian piano dietro di loro e, braccio in avanti, feci cenno di contare il loro numero. Fui assalito dalla mia ex: "Che cavolo vieni a fare a scuola, pure qui rompi i ...non basta a casa e poi che hai da contare!"
"Ho notato che siete in quattro ma parlate per cinque ah, ah, ah..."
Male me ne incolse, fui inseguito dalla furia selvaggia di quattro erinni (ma era come se fossero cinque come da me osservato!)
Una maestra infiltrata nella categoria, mia amica, amica, amica....insomma avete capito, giorni appresso mi riferì che l'episodio era stato riportato al direttore il quale, osservato un insieme di maestre parlanti fra di loro: "Quante siete, vi debbo contare?" suscitando gli sguardi fulminanti delle interessate.
Ogni tanto veniva fuori un casino combinato dalla mia ex.
"Alberto debbo dirti una cosa importante, non per telefono, vediamoci a casa mia, mio marito è in missione, mancherà tre giorni.
Quanto amo i mariti in missione!
Federica, quella mia amica, abitava in una villetta isolata alla fine della via Palermo qui a Messina, villetta arredata con gusto e, perchè era inverno, riscaldata al massimo il che ci faceva certamente piacere e ben presto ci eravano ritrovati, privi dei vestimenti, sotto la doccia.
Dopo un lungo e piacevole contatto sessuale ed un meritato post ludio, premesso che Federica era un funzionartio della Banca di Credito Popolare:
"Tua moglie ha un conto separato presso la mia banca, ogni mese ci versa somme varie, in parole povere ti frega i soldi, regolati!"
Questa ed altre non favorevoli situazioni della consorte mi furono di aiuto dinanzi al giudice che doveva sancire la nostra separazione legale, fra l'altro quel giudice aveva dimostrato di avere un buon senso dello humor:
"Signori belli oltre a quanto raccontatomi non avete figli, avete ognuno un buon reddito, non andate d'accordo che c...o volete, vendetevi la casa e ognuno per i fatti propri!"
Riuscìi ad acquistare la metà della magione, intestata ad entrambi, anche per preservare i mobili ereditati da miei parenti. Per pagare 150.000 euro accesi un mutuo bancario aggiungendo i risparmi miei a quelli della dolce Anna. Cosa strana anche la futura suocera contribuì all'acquisto della casa, suocera arrivata a più miti consigli visto l'amore sviscerato della figlia per quel...insomma per me che in fondo gli ero diventato pure simpatico.
A che punto è giunta la travagliata storia fra Anna e me? Sposati, varcata la soglia degli ottanta anni con acciacchi vari propri della mia età, Annina, sempre innamorata, coccola 'il suo bel vecchietto' che più bello non è più: fiori della vecchiaia spuntati un pò dovunque, spina dorsale diventata una esse che mi porta a camminare di traverso come un'auto incidentata, assunzione di medicinali oppiacei per far diventare i dolori più sopportabili, insomma, mio malgrado, ero diventato pure un drogato. Dieta? Ferrea per non aumentare di peso e causare danni alle varie protesi ortopediche e 'ciccio'? con l'aiuto di Anna si 'arrangiava'.
Tutto sommato una vita sopportabile; per consolarsi il classico detto 'c'è chi sta peggio di me'. Se siete ottantenni capirete quello che ho detto. L'importante,? L'importante è avere vicino una 'damina' innamorata che ti coccola.
Conclusione: la vecchiaia è di per sè una malattia, ci potete credere, ' senectus morbus est' lo dicevano anche i latini!