Miniracconto maxfelicità
Il cigolìo delle ruote del carrettino annunciava il suo arrivo. Noi bambini l'avevamo soprannominato "Paperino". Non so perchè. Era giovane, allampanato, capelli castano chiaro e un ciuffo sulla fronte, giacchetta bianca e pantaloni neri; ma quello che non ho mai dimenticato è il suo papillon, colorato e perennemente storto. Come una saetta mi precipitavo in casa e iniziavo la frenetica ricerca di dieci lire dimenticate (per la verità rarissime da trovare) mettendo a soqquadro i cassetti della credenza e passando al setaccio le tasche di qualsiasi indumento fosse in circolazione. Quando mi andava bene e riuscivo a conquistare il mio gelato mi nascondevo nell'orto e, seduta su una grossa pietra, me lo mangiavo. Il gelataio era il nostro pifferaio magico: l'avremmo seguito in capo al mondo!