Nuda su un cavallo selvaggio - Ebano
La cosa più intelligente che abbia fatto negli ultimi due anni : entrare in una pizzeria, mangiare e bere birra da sola. Il caposala è stato molto gentile, probabilmente mi ha guardata in faccia. " Accomodati , fuori fa freddo ". Gli altri mi osservano come solitamente si analizzano gli zingari dal viso ferito .
Ebbene non sono diversa da loro , non ho alcun posto in cui sentirmi a casa , senza radici, e allo sbaraglio di una sera come questa, mi ritrovo perfettamente in ciò che intimamente sono.
Un corpo bellissimo che cammina appeso ad un filo , il seno che danza mentre cavalco la strada, dura e selvaggia di questo paese. Un deserto risputante , uomini e donne che di notte sembrano fantasmi grotteschi.
Una panchina mi culla nei giardini non proprio curati , fredda e dura , ma accogliente.
" Tutti dicevano che ero bella come la grande notte africana
E nei miei occhi splendeva la luna, mi chiamavano la Perla Nera.. "
Qui è strano vedere una ragazza sola di notte, che scrive in mezzo al vento, con una Ceres sotto il braccio.
Strano come Antonio, il ragazzo asociale , lo zimbello di tutti. Dice che scrive e legge fumetti di supereroi.
Ha una camicia nera nel pantalone , una cintura Just Cavalli tarocca, e ascolta musica neomelodica.
Mi fa ridere la sua parlata, ha diciotto anni, ma sembra ne abbia il triplo. I denti rotti gli fanno emettere strani suoni, quasi schiaccia degli insetti mentre pronuncia la esse e la zeta.
Ho promesso anche a lui qualcosa, lo aiuterò ad iscriversi a scuola.
Riprendo il mio cavallo selvaggio e vado nel vento.
Chiudo il sipario, almeno stasera.