Nudi è meglio che crudi

Parcheggiamo la macchina.
Le nuvole corrono nel cielo ed il sole va e viene.
Il caldo rimane stabile e gratificante.
Il sentiero che inoltra il bosco.
Il bosco di querce, di cipressi, di pini marittimi e di tanti ciuffi di gialla ginestra, sale leggermente inoltrandolo.
I bambini sono eccitati dall'idea di penetrarlo.
La loro curiosità e le loro aspettative sull'incontrare selvagge vite e flora sconosciuta stazionano sullo zenit.
Ecco da qui in poi credo possa andare, dico dopo una ventina di minuti camminanti.
Non si vede anima viva.
Spogliamoci nudi.
Poniamo i vestiti negli zaini e.
E mostriamoci come veramente siamo fatti.
Wow!
L'ombra è ancora più fresca.
E la foglia sfiorando ti passa un brivido.
Il virgulto toccandoti la spoglia gamba quasi ti parla.
E gli alberi ed i rami si differenziano fra loro non solamente alla vista, ma anche alla ruvidità o tenerezza.
La piccola lucertola intanto sembra meno spaventata del solito nell'incontrarci.
E pure il nero serpentello non scappa lesto anello in spalla.
Pare che in tal modo esposti gli elementi accolgano sereni ed accettino con minor diffidenza.
Tutti a parte l'acqua del minuscolo rio, che invece vuole diventare ancora più fredda al guardarla o al contattarla.
I miei pori però nel frattempo sembrano essersi aperti e godono a dismisura.
Gli odori, gli aromi, i profumi, non entrano unicamente dal naso ora e pertanto. Pertanto invadono il corpo intero rendendogli nuova armoniosità.
I movimenti stessi diventano allora oltre fluidi e meno invasivi e. Et voilà: laggiù in una radura dei cinghiali.
Ci hanno visto loro per primi chiaramente e non sembrano per nulla disturbati dal nostro arrivo, anzi continuano i grugniti loro senza badarci quando noi, dopo essere stai attenti a non provocarli, riprendiamo il bosco fitto.
Che bellezza.
La brezza che s'infila sotto le braccia.
Il venticello ch'esplora fra le cosce.
L'alito di maestrale che massaggia i glutei.
Ed ancora avanti ad immergersi "subacquei" nell'aria che sa di pigne e resina.
Oh oh! Bambini venite qui presto; c'è un uomo che viene incontro.
Dai nascondiamoci laggiù e fermi immobili e manco un respiro si deve sentire che altrimenti, qualora ci vedesse in tale stato, apriti inferno e.
E giù tutti e cinque appiattiti con il cuore che pulsa a mille e gli occhi vigili nel tenerlo sotto controllo.
Una scarica d'adrenalina incredibile ed una volta scampato il pericolo una liberazione.
Visto?
E capito le sensazioni d'un animale nell'incontrarci?
Lui sa che, per il semplice motivo d'andare in giro quale Dio ha creato, si viene considerati amenità senza senso e morale, da quell'essere che con un paio di mutande si sente superiore e che quindi fa una paura bestiale, ma urca un branco di cervi sta arrivando di corsa giù dal crinale e non appena ci notano il capo branco s'arresta immobile.
Al solito cercando il mimetismo e proteggendo i piccoli.
Se non che i miei di piccoli non resistono e si muovono attratti e circospetti verso di loro rapiti e di per cui in breve io ed il mio amore rimaniamo da soli e belli imboscati, niente da dire.
Adamo ed Eva attuali ed un minimo matti diremo.
Ed una formica nera si mette a fare la spola interessata fra i suoi due capezzoli, strappandoci un sorriso.
Ed un verde verde bruchetto scala e scende fra i peli del mio pube e da lì al mostrarci armonia in faccia ed allo scambiare dei teneri bacetti complici il passo è breve.
Brevissimo.
Solo la situazione è talmente gratificante che in un baleno ci ritroviamo entrambi coinvolti e pronti e. Ed il balzo al dover fare l'amore indi cade fatale e maturo.
Tanto i bambini sono occupati e quella pianta esuberante funziona benissimo da salva sguardi indiscreti la.
La dolcezza che provocano queste situazioni nel fare l'amore è qualcosa d'unico ed universale.
Il ritmo l'impone la folata che scuote le chiome.
L'intensità viene modulata dall'umore che la terra sparge copioso.
Il gemito è sostituito dal coro di cinguettii ed altri suoni forestali. Il crescendo è sublime e
E l'arrivo. L'arrivo è sottolineato dal grido del falco che dall'alto sorveglia tutto.
Un'apoteosi.
Raramente m'è capitato un simile piacere.
Raramente mi sono sentito d'aver donato un orgasmo indimenticabile.
E raramente una sensazione tal piena viene innalzata al cielo di volo improvviso del fagiano, nel cespuglio spaventato dai nostri eroi che tornano.
«Mamma mamma!
Papà papà!
C'erano i bambi e la loro mamma li allattava senza scomporsi che noi guardavamo.
Incredibile cari genitori.
Andiamo.
Andiamo nudi anche al ristorante stasera!».
Ah sì?
E per quale motivo?
«Ovvio, oramai sappiamo che in quel caso il cameriere porterà cibi buonissimi.
Che non faranno schifo neppure le verdure.
E che il cassiere non imporrà di pagare niente.
E c'emozionerà invece regalandoci caramelle fantastiche esattamente. Esattamente pari a quel che succede qui con la natura.
Non capite mai niente voi grandi.
Mai. Mai.
È perché andiamo vestiti che il ristorante costa tanti soldi ed i cibi non hanno valori.
È.
Perché.
Andiamo.
Vestiti».