O mie speranze antiche

Speranze,
nutrite dall'indifferenza
relegata nel buio più totale.
Speranze,
nutrite d'incoscienze e sofferenze
a sostenere il superfluo.
E ancora speranze,
impoverite di sussulti,
a rincorrersi una dietro l'altra
in mezzo a desideri silenti,
a sopportare fatiche e dolori
e dissolversi nell'aria
infetta di sconforto.
.
Cesare Moceo da Cefalù al mondo quasi 71n poet‐ambassador t.d.r.