Off
Tutta la vita come una messa vespertina, ovattata e rassegnata, un lavoro anonimo e senza spiragli di carriera, senza vie di fuga, una casa minuscola a ridosso di una strada a scorrimento veloce, con il rumore delle auto a coprire, in certi interminabili minuti, il ronzio del frigorifero e il bofonchiare della tv, che spesso rimaneva accesa anche tutta notte, ché tanto accesa o spenta non faceva molta differenza. Un'esistenza senza musica e senza sussulti, la sua, in quegli abiti incolori comprati in saldo al centro commerciale, i capelli grigi e radi da quando aveva avuto trent'anni, il paesaggio d'asfalto, ovunque si fermasse a prendere aria, come una bestia dimenticata in una gabbia di uno zoo in disuso, col muso tra le sbarre e la vista annebbiata.
Morì in uno scontro a fuoco con la polizia.