Poche righe di sano humour all'inglese o, più semplicemente, di..."freddura" all'italiana
In certi momenti della nostra vita assistere ad un funerale (non importa se esso sia di un familiare, di un parente, di un conoscente o soltanto del gatto nero del vicino!) bello tetro, sano e pacifico nonché genuino (sì, avete proprio letto e/o capito bene: nessuno di voi soffre di strabismo congenito!) è tutto ciò che ci vuole, senz'altro ben di più di un semplice bicchierino di buona grappa nostrana (magari shekerata insieme a qualche goccia di vodka russa: originale no taroccata!), o di cognac francese invecchiato in botti di rovere, o di whisky puro malto scozzese: oltre che a tirarti su e a farti drizzare i capelli ed anche, chissà...pure l'uccello (nuovamente!), esso ti (ri)porta alla realtà, ti (ri)mette coi piedi per terra, ti fa (ri)aprire gli occhi: ti fa capire veramente chi sei, che cosa sei...Ma la morte, poi, al pari della notte, davvero porta consiglio?!
Taranto, 12 dicembre 2013.