Preannuncio
Nel giugno del ‘900 Émile e Marcel passeggiano sul lungo Senna. Non si vedono dai tempi di Auteuil. Più in là, su un prato di sole, dodici donne in circolo col costume pudico di quell’estate. Marcel inquadra la scena con entrambe le braccia aperte sui contorni.
‐ Se ti dicessi, Émile, di dipingere questo? Vedi che luce c’è stamane!
‐ Sono ormai un ritrattista, Marcel, non mi occupo più di en plein air.
‐ Infatti! Tu sai che la pittura è sempre una cosa mentale. Trattenere il respiro del paesaggio, ogni essenza della luce e del colore! Come quando scindi in mille punti un volto.
‐ Riconoscere e inventare!
‐ Esatto! Mescolare natura e corpi. E questi finalmente nudi. Privi di catene.