Quando eravamo strani

Quando ‐ noi tutti ‐ eravamo strani...ma pensavamo ed agivamo normale: ora, però, che siamo normali pensiamo ed agiamo sbagliato?! Come mai questo: le cose sono fatte e vanno a rovescio?
Boooh! Sarà, forse, colpa di ciò che mangiamo (una pubblicità, infatti, recita: "Siamo ciò che mangiamo!") o di quel che respiriamo: le bombe ad orologeria di nitriti e nitrati che ingurgitiamo ad ogni pasto, o il latte alla diossina che beviamo, noi ed i nostri figli, gli hamburger di plastica che divoriamo ai Mc Donald's, la quantità più o meno nociva e neanche tanto nascosta di amianto che respiriamo al di sopra delle nostre teste, etc.!!
Tanti anni fa (all'incirca quaranta: anno più, anno meno) i sudditi di sua maestà Elisabetta II^ d'Inghilterra, in particolar modo quelli che seguivano le squadre in giro per tutto il continente e ad ogni latitudine del Regno Unito, si dilettavano a devastare tutto ciò che incontravano davanti dopo ogni partita nonché a darsele di ragione santa fra loro e coi tifosi avversari. Furono condotti studi abbastanza specifici ed accurati, al termine dei quali si disse quanto segue: "Nel sangue di quei tifosi, soprattutto quelli che vivevano nelle contee e città più industrializzate (le conurbazioni di Birmingham, Manchester, Leeds, Sheffield, Liverpool, Newcastle, etc.), vi erano altissime concentrazioni di ossido di piombo (la formula chimica, per intenderci è la seguente: pbO)". In buona sostanza e in buona pace di tutti (chiesa anglicana compresa), si volle allora dare ‐ da parte di certa opinione pubblica britannica ‐ una giustificazione per così dire "chimica", piuttosto che sociologico‐ambientale, del comportamento dei cosiddetti "hooligans"!
Del resto, però, già all'epoca era risaputo che l'assunzione frequente di piccole quantità di piombo, sotto forma di vapor acqueo o granelli di polvere, provocasse pericolose intossicazioni, tra cui il saturnismo, il quale causa la disattivazione degli enzimi preposti alla sintesi dell'emoglobina (è il caso, non infrequente, di ciò che accade ai tipografi o ai verniciatori). E' da dire, oltre modo, che casi di questo genere sarebbero addirittura più antichi se non remotissimi: secondo alcuni storici, infatti, una delle principali cause della decadenza dell'impero romano starebbe proprio (udite! udite!) nello smodato utilizzo di piombo, appunto (esso veniva utilizzato per costruire, ad esempio, utensili da cucina o per coniare monete). Il piombo, inoltre, a tutt'oggi è uno degli agenti inquinanti più...forti in ogni parte del globo terracqueo: basti pensare, per esempio, a quel che combina nella nostra atmosfera il piombo tetraetile, utilizzato come additivo antidetonante della benzina.
Io penso, però, che in definitiva la ragione di quanto sopra scritto stia soprattutto in questo fatto: prima non eravamo affatto strani, nessuno di noi lo era, né adesso siamo tornati "normali" di botto o rinsaviti; anzi, al contrario, prima eravamo più normali di ora: forse! Ciocché è cambiato, invece, ‐ evidentemente e inesorabilmente ‐ è senz'altro il nostro modo di vedere le cose (e di sentire, e di capire), il nostro modo di osservarle e di porci (o non porci) domande su di esse e sopra la vita ed il mondo: oppure (di) farlo in modo od al momento sbagliato; probabilmente, però, è anche il mondo, sì, proprio il vecchio caro mondo (e non parlo soltanto del nostro...mondo, ma di quello "geografico") che non è più lo stesso, che è cambiato ‐ non solo a causa degli stravolgimenti climatici o del diverso succedersi delle stagioni (come già decenni addietro cominciavano saggiamente ad affermare i nostri vecchi...).
O  forse, chissà, e con ciò chiudo, tutto sta nel fatto, ovvero la risposta a tutto starebbe semplicemente nel fatto che il tempo passa ‐ le macchine imperversano sempre più ‐ e...tutti diventiamo ogni giorno un po' più vecchi (e stanchi) di prima!

                                          = Serenata delle macchine = (Welcome to the machines)

Robot meccanico, computer fatto dall'uomo, ama la tua macchina.
I tempi cambiano: i tempi sono cambiati.
Dici che non c'é nulla di buono eccetto le cose naturali.
...Sei pazzo.
L'ortica è una pianta naturale,
perché non ne metti un po' nel tuo cibo?
Non mi frega un cazzo se dentro c'é una marea di chimica.
Basta che la mia insalata sia fresca, però!
‐ I tempi cambiano: i tempi sono già cambiati ‐.
Può darsi che i conservanti ti stiano conservando bene,
penso che questa sia una cosa che stai trascurando: robot.
Sei innamorato?
Sì, l'hai trascurata.
Robot meccanico, computer fatto dall'uomo, io amo la sua macchina.
Benvenuto robot, benvenuto computer: fatti dall'uomo;
welcome to the machines!
(liberamente tratta da un brano dei Pink Floyd).

Taranto, 29 settembre 2014.