Quel filo che ci lega al passato

Ho ascoltato i racconti di mia nonna, io, seduta a terra con le braccia incrociate, poggiate sulle sue ginocchia, e, con accanto un braciere che emanava un intenso profumo di mandarino.
Le ascoltavo col cuore, sentivo ogni sua parola attraversarmi l’anima, mentre lo sguardo mio, era intento a perdersi nello sguardo suo.
Rivedevo tutto in quegli occhi stanchi: i giochi di mio padre, le dure fatiche nella speranza di un domani migliore, la paura, che quei “boati” improvvisi, potessero ingiustamente, spazzare via in un istante, quei sogni da tanto ambiti, rivedevo quella armonia nata dall’amore immenso, incondizionato, e non dalle cose.
Ho ascoltato i racconti di mia nonna, e ogni volta, era come se mi prendesse per mano, e, mi portasse a fare un viaggio nel “ suo tempo “, quel tempo che poi mi apparteneva, perché c’era chi, anche se inconsapevolmente, stava già, tra tanti affanni, preparando il mio domani.

Aurora Sisi

30 ottobre 2019