Rosico e cose serie
Rosico, ossia mi rodo, mi consumo per la gelosia, l’invidia:
- "Signora maestra, non deve lodare la cuginetta con mia figlia, poi le vengono i complessi!"
A lei vengono i complessi? Hai trovato il tipo! E' a me che hanno fatti venire, mica i complessi, le orchestre intere!
Luglio 1998. Il padre della cuginetta alla quale venivano i complessi: "Li guadagni tre milioni adesso dove lavori?"
Gennaio 2002. Matrimonio. Di nuovo la madre della cuginetta:"Ah, ma come è spigliata! Ma deve essere sempre così!"
20 giorni dopo il matrimonio. La madrina di battessimo si infila a curiosare in casa di Liliana. Nota che il piano di lavoro in cucina è marmo e non formica.
"Ah, ma questo è marmo!?! Bene, bene".
25 giorni dopo. Il cugino vicino di casa: "Ah, ma questa auto è tua?!?"
Febbraio 2002. Gli zii e cugine vicine di casa: "Ah, come deve essere bello affacciarsi sul giardino!"
Marzo 2002. La moglie del cugino vicino di casa: "Ma perché qui ci sono gli infissi in legno e da me gli infissi in ferro!?!"
"Sì, vuoi vedere che con mio padre che è una vita che si lascia derubare facendo finta di niente, mo' il ladro è lui!".
Sapevo perché, ma la prima risposta sintetica che mi venne sulla punta della lingua fu: "Perché tuo suocero è tirchio" e quindi cambiai la risposta in "Non lo so."
Ancora marzo 2002. La giovane donna il cui marito ha comprato l'appartamento di mia zia: "L'appartamento peggiore è il nostro!"
E per fortuna che il marito la corregge: "Guarda che l'appartamento peggiore è questo."!
Pensai: "Ma qui si sono tutti impazziti? Ne co', ma perché tu fai parte della famiglia e non ti sta bene quale appartamento ti è stato assegnato? Quello era in vendita e quello ti sei comprato!"
...
2004. La compagna del fratello che ha sempre disprezzato la casa vecchia: "Quanto mi piace questa casa!". Invitata a pranzo: "Quello che mi piace di questa casa è la vista sul giardino dei vicini!"
E da quel momento il fratello ha un motivo in più per detestarmi: mi sono presa qualcosa che piace alla sua bella.
E il rosicarsi degli altri sarà la mia rovina.
Febbraio 2006. La vicina che si è appena accomodata al tavolo del soggiorno nota che ho cambiato centrotavola e sbotta: <<No, perché se le cose continuano così, qualsiasi cosa ci sia su questo tavolo la prendo e la butto per terra!>>.
etc. etc.
Papa Francesco: “La persona invidiosa, la persona gelosa ...
... sempre guarda ‘che cosa ha quello ed io non ho’.
"Ma guarda questi! Loro hanno 100, io tengo 1: sono invidiosi dell'1 che tengo io!"
Meschinità. La vita è una cosa seria. Ed avrei dovuto ricordarmelo.
Cose serie:
Ho 6 anni.
Mi informano che la mia cuginetta Carmen, 4 anni, è volata in Cielo insieme al suo papà per un incidente d'auto.
La sorellina più grande e la mamma rimarranno mesi in ospedale, ma si salveranno.
11 anni. Mi dicono che la mia maestra delle elementari è morta. Sapevo che aveva un tumore al cervello.
Ho 15 anni. Mia zia, 49 anni, muore a tre anni dalla diagnosi di tumore all'utero.
Ho 22 anni. Il mio compagno di scuola e di Azione Cattolica muore per un incidente sull'autostrada. Si era appena laureato in Economia e Commercio con 110 e lode, dopo il diploma in Ragioneria conseguito con 60/60.
Ho 30 anni. Un brillante giovane studioso, laureato in Ingegneria Elettronica con il massimo dei voti e la lode, in quattro anni ed una sessione, già avviato alla carriera accademica, muore all'improvviso all'età di nemmeno 25 anni. All'Università di Salerno un'aula è dedicata a lui.
33 anni. Muore mia cugina, 42 anni, durante l'ennesima seduta di chemioterapia. Pochi giorni prima aveva telefonato a mia madre riferendole che aveva detto al medico che non se la sentiva. Aveva anche riso, da persona meravigliosa qual era, parlando dei mondiali in Brasile e dicendo che in Brasile Ronaldo non era tanto considerato come da noi.
36 anni. Tre miei colleghi, un adulto, un giovane ed un giovanissimo, muoiono nell'incidente di Linate.
38 anni. Un collega di Roma, più giovane di me, che avevo conosciuto nella sede di Stoccolma, muore, mentre è in viaggio per una vacanza in Grecia con la fidanzata, per una meningite fulminante.
42 anni. Una collega, di almeno quattro anni più giovane di me, madre di una bambina, serissima e stimatissima sul lavoro, si assenta per un anno per curarsi. Ringraziamo la sua forza, la solidarietà, la lealtà e l'unione della sua famiglia, oltre i medici che l'hanno seguita: torna con la stessa serietà ed efficienza di prima.
43 anni. Telefono alla compagna di scuola che in quarta liceo mi aveva chiesto di accompagnarla a vedere "Amore senza fine" di Zeffirelli. La sento strana.
"Mica avrà litigato col marito?", penso.
Poi alla fine me lo dice: "Lo sai che mi è successo? Mi hanno diagnosticato un tumore al colon. Mi hanno operato. Vieni a trovarmi?"
44 anni. Un collega di Roma, 48 anni, esce dall'ufficio del suo capo che gli ha proposto di licenziarsi in cambio di una certa cifra, apre la finestra e si butta. Era al settimo piano.
45 anni. Una mia coetanea, nuora di una vicina di mia suocera, due figli, diciotto e sedici anni, muore per metastasi al cervello in seguito ad un tumore al seno. Due mesi prima i medici avevano detto che ora era tutto a posto e la sua era solo depressione.
46 anni. Muoiono due compagne di scuola di mio marito, due figlie l'una, una figlia l'altra, dopo due o tre anni di interventi e cure.
47 anni. L'amico che a vent'anni mi aveva portato un'iconcina in legno da Assisi, si abbatte sulla sua scrivania in ufficio.
...
2015 e oltre.
La moglie del collega, due bambini, catechista, muore, a 40 anni, dopo cinque anni dalla diagnosi di leucemia.
Il collega, più giovane di me di tre anni, ci lascia a sei anni dalla diagnosi di tumore alle ossa. Una figlia adolescente. Non ci ha mai fatto mancare il suo sorriso e la sua giovialità.