Seduta Numero Due: Omissione
Nella notte mi capita spesso di alzare lo sguardo al cielo e mi piace pensare che, in quel nero infinito, ci possa essere una stella da qualche parte che brilli, che bruci e pulsi per me, Mr Pech.
Non desiderebbe anche lei una lucina in alto, raccolta in un cantuccio di cielo, che la rassicuri dalle anime nere che annebbiano il suo cuore?
Penso; poi ripenso su quello che ho pensato giusto due attimi prima. Mi pongo troppi perché con poche (se non nessuna) risposte.
Sa cosa le dico dopo tutto questo farfugliare di parole, opere o missione, Mr Pech?
Che passiamo troppo tempo a morire dentro che godere del privilegio di vivere.
E così mi immergo nuovamente nell'omissione del pensiero stesso, fingendo per istanti dopo, che nulla è stato se non una fugace alzata di capo da quella sottile linea d'orizzonte che separa acqua dall'aria.
Ho ben spiegato? Spero.