Sempre più vera
Da un quadro di Casorati lei uscirà, ad annullare la nebbia dell’addio. Un giglio rosso, le labbra che bacio allo specchio. Vi è impresso qualcosa di suo. Entro senza veli e finisco per fissare il mio sguardo, la stessa sua nostalgia, che arde quanto più il pugnale del tempo separa. Smarrita torno in me. È ora di andare. La cercherò tra le voci di strada e visi che si attardano a sparire, presenza folle della mia follia. Lui ha finito di radersi, nello stesso specchio non l’ha vista. Lo saluto distratta, con una specie di bacio. Risponde con una carezza, come a un cucciolo. A stasera. Ceneremo, dormiremo insieme. Io, ancora un sogno randagio sfiorando Nora, sempre più vera.