[Senza titolo]
Eravamo all’aperto, in collina, un grande ed antico albero al centro del verde si ergeva imponente, ad un ramo erano legati due lenzuoli bianchi. Ognuno apparteneva all’albero da entrambi i lembi formando un’altalena.
Mi disse di salire.
Intorno a noi solo il verde sconfinato mescolato con l’azzurro del cielo.
Sussurrandomi poesie mi disegnava come solo lui poteva fare, lasciandomi, senza nulla a cui aggrapparmi. Avevo gli occhi tesi verso l’infinito, un amore in volo, estasi nell’estasi.
Scese la notte, spuntarono le stelle e noi ancora la a respirare la luna, il giorno passava a velocità ossessiva, le nuvole correvano nel cielo mosse dal vento, tutto mutava velocemente meno che noi.
Mi svegliai improvvisamente. Era un sogno. Tornai a dormire.
Lui sa darmi qualcosa che posso fare mio quando voglio,
lui è i sogni in cui mi immergo.