Senza titolo
Sono rimasto molto assente, quanto meno nel raccontarmi e nel raccontare storie da condividere.La Realtà è che ero troppo presente altrove, anzi troppo non è corretto, visto che l' "altrove" di cui parlo è la mia vita di questi ultimi sette anni. Sette anni che non si possono sintetizzare, né in un racconto, né in un romanzo e forse nemmeno in un Universo intero. Il fatto è che in questi sette anni si sono compiuti diversi Miracoli. Come spiegarli, come raccontarli, come dire che sono figli di altri inferni, figli di drammi che oggi, più che mai sono conferma solida che il Paradiso è sempre a fianco a noi quando la salute ci sostiene. Perchè pensare che la mia attuale famiglia, mia moglie, le mie ragazze siano figlie di una malattia terminale, di un tumore al cervello che ha spazzato via il precedente marito, papà, a mente lucida è devastante. Ciò che oggi è il mio Paradiso, non doveva essere mio, non a me doveva appartenere, ma a Luca, a un ragazzo che a trent'anni, senza nessuna colpa, è stato portato via da un Destino che forse solo dopo ha chiesto perdono. Se oggi però sono qui accolto come padre, come marito e come nuovo figlio dalla stessa famiglia di Luca oltre che da quella di mia moglie, non lo devo tanto a me, ma a quella Energia che pulsa nell’Universo, Divino propulsore, di tutti i nostri destini, che per quell’inconoscibile Disegno che ci sovrasta, ci proietta verso quell’Immensa unica Dimensione che si chiama Amore