Signora un po' zoccola 2 Speciale 50 racconti!

Confidenze erotiche. Adulti XXX. Racconto epistolare.

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Giovanna Esse

Buongiorno Anna cara, ti rispondo subito altrimenti la "domenica" parte, e mi tritura come un hamburger.
Oggi, te lo dico subito, non potrò essere larga di consigli per la mia inesperienza totale in merito a lasciti, leggi e donazioni. Comunque...
Io credo che sei stata fortunata a trovare il momento giusto e a ottenere una confessione così intima, dall'uomo. Da come scrivi, e dalle esperienze che mi hai raccontato, è evidente che sei una ragazza capace e volitiva, quindi a mio avviso non potrai che essere "deliziosamente" dominante su tutti i fronti e che saprai giocare bene le tue carte.
In questo caso, personalmente, a maggior ragione credo che il consiglio di avere due "rapporti", che presto diverranno più di profonda intimità che sessuali, con i due fratelli, sia il consiglio migliore. Credo che ad entrambi non farebbe piacere che l'altro sappia quanto la propria erezione sia problematica. E poi? Il famoso menage a 3, come lo farebbero?
Io intratterrei rapporti sessuali, comunque vadano, col fratello e magari farei friggere e arrapare il marito, lasciandogli capire che è cornuto in casa sua ma spifferando ben poco dei particolari intimi.

Ora… come ti ho detto la tua storia la racconto molto volentieri, anche se devo avvisarti, che romanzata potrebbe comunque svolgersi in altro contesto e con note diverse. Quando scrivo e mi appassiono, i personaggi prendono vita propria... anzi, se non ti disturba, sarei felice tu mi fornissi qualche particolare, qualche esperienza "speciale" che ti è rimasta nel "cuore"... cose scabrose, o momenti divertenti... sorprendenti... eccetera. Insomma quei particolari che rendono unica e indimenticabile una nostra avventura di vita.
Le tue mail sono interessanti e gradite, mi fa proprio piacere che tu mi abbia scelta per confidarti. Grazie.

Anna del Mar

Cara Anna, come sempre leggo con piacere le tue mail, ti auguro una bellissima domenica. Se riesco a tirarmi dentro Pietro, mio cognato, la cosa migliore e che effettui delle donazioni direttamente ai miei ragazzi. Vorrà dire che forse gliela dovrò fare leccare molto spesso e fargli tante seghe… il tipo lecca bene! e lecca pure il culo bene! Cosa altro gli rimane da fare?

Quando ieri sono scesa da casa sua ero perplessa ma pure tanto eccitata che mi sarei fatta chiavare pure da un cane, invece… mi son dovuta accontentare.

Non mi preoccupo eccessivamente se mio marito dovesse trovarmi col cazzo del fratello in mano, forse farebbe storie ma lui è abbastanza venale ( e cornuto) da accettare pure questo; dopotutto: non mi ha proposto LUI di farmi chiavare dal fratello? Anzi sarebbe bene farmi scoprire mentre il fratello me la lecca, potrebbe far collaborare mio marito nell'opera di circonvenzione e lasciarmi le mani più libere nell'opera di convinzione ad effettuare le donazioni.

Adesso, tornando al fatto che a quaranta anni ho fatto la mignotta a Roma mentre la mattina facevo i corsi da funzionaria, forse potrei raccontarti qualche episodio che potrebbe risultarti interessante, spero.

Comunque, cara Giovanna, lo sai che in fin dei conti si tratta sempre delle stesse cose, in bocca, in culo, nella fica… forse potrebbe essere interessante raccontarti la prima volta (di molte) che ho "conosciuto" un vero "horse dick" o cazzo da cavallo, anche se, alla fine, non è stato poi così complicato, certo quando lo vidi ebbi un poco di timore. Ma sai bene, amica mia, che il nostro sesso si adatta a cose dalle dimensioni incredibili, quindi non vi è mai un vero problema.

Le storie "eccitanti" in una situazione come quella sono sempre di fantasia, in fin dei conti entra come entra qualsiasi altro cazzo, certo che la differenza "la senti" in corpo e credo che tu mi capisca perché tutte noi nella vita ci siamo trovate prima o poi in situazioni più o meno simili. Per cocludere riguardo alle sensazioni fisiche più particolari direi che sena dubbio la più indimenticabile e destabilizzante e la doppia penetrazione, figa più ano, soprattutto se i cazzi grossi sono due.

Lavorare per un qualche periodo in una casa di appuntamenti insegna tante cose, anzi dovrebbe essere un corso obbligatorio per le donne, specie per le nevrotiche (come una mia cognata che al marito ha reso il sesso un inferno per certe sue fissazioni legate al buco del culo e alla figa, che si rompono) ed eviterebbe parecchie violenze domestiche, a mio giudizio.

Io ho anche la "fortuna" di avere una figa molto grossa e i tessuti in generale molto elastici quindi a maggior ragione, per me l'horse dick non è un problema né davanti né dietro, se lui usa un minimo di accortezza.

Purtroppo l’erotismo non era il punto forte dei miei clienti su quella casa, dove ricevevo soprattutto militari giovani, altro che eros… quelli non chiedevano di meglio che svuotare i coglioni dentro di me, magari anche due o tre volte di fila.

Non brillavano nemmeno per cultura o senso estetico, venivano, me lo infilavano dappertutto e poi se ne andavano.

Quando arrivava un nero poi potevo star certa che mi avrebbero inculata perché con l'esperienza ho capito che me lo facevano sempre. Forse, per loro è una specie di rivalsa per ciò che i bianchi gli hanno fatto… per questo a noi bianche ci inculano a più non posso. Comunque io, in quella casa, ero "tre buchi" per il loro cazzo.

A me nemmeno dispiaceva, nessun coinvolgimento, mi prendevano come mi piace, mi dominavano. Sono una donna energica, lo hai capito, sarà una mia perversione forse, ma per godere davvero non ho bisogno di baci e di coccole, ho bisogno di un uomo che mi domini, che mi prenda con tutta la sua potenza, che me lo faccia sentire davvero, che mi faccia la sua femmina, anche in maniera un po’ animalesca magari. Non mi piaceva fare sesso con i messicani, quelli se li faceva la mia amica o qualche altra ragazza "free lance", avevamo un accordo.

Soprattutto con i neri ho provato la doppia penetrazione ed il fatto di aver due cazzi dentro moltiplica il piacere sia perché quello che hai davanti spinge terribilmente sui punti più sensibili della vagina, perchè la vagina si stringe, costipata dal cazzo che hai nel retto, e senti la pancia "piena" e li senti muoversi dentro, il diaframma di carne fra i buchi quasi non lo senti più, ti sembra di essere perforata totalmente e senza limiti... è una magnifica sensazione ma ci vuole un po’ di esperienza per farlo, soprattutto da parte dei maschi. Oltre al fatto che loro devono essere affiatati ed averlo abbastanza lungo e duro da non uscir fuori. Con i cazzi corti e non troppo duri non riesce bene, una volta fuoriesce uno ed una volta scappa l'altro, uno stress...

Qualche volta qualcuno di loro ha sbagliato e reinfilandolo e mi è entrato pure lui in vagina, insomma mi ritrovavo due cazzi nella vagina, è bello e quei momenti entrano senza problemi!

Con i neri problemi di lunghezza in genere non ce ne erano e per la doppia penetrazione erano perfetti

Continuando con le confidenze, devo dire che spesso i bianchi lo avevano più largo, più grosso, il cosidetto cazzo da cavallo di cui ti ho detto, in genere lo avevano i bianchi. I neri non erano tutti molto dotati come si crede e se lo avevano lungo non era tanto spesso.

E alla fine, io tornavo a casa soddisfattissima. Mio marito non si è mai accorto che quando tornavo da Roma che avevo il culo un poco "arrossato".

In fondo voglio dire che non ho "esercitato" nel tipico casino di una volta dove ti capitava di fare le cose strane a richiesta del cliente, la nessuno mi ha mai chiesto di fare lo schiavo, di essere frustato, di vedermi masturbare con un grosso cazzo di gomma , di farsi cacare o pisciare sulla pancia o altre "cosacce" del genere, quelli venivano per chiavare e non avevano bisogno di fantasie per farselo venire duro. Quindi momenti di "cose strane" non ne ho, in fin dei conti con quelli facevo sesso "sano" , completo ed appagante.

Il mio servizio durava solo due tre ore, uscivo alle cinque dal lavoro ed avevo tempo fino alle nove al massimo per fare le marchette, ma tre quattro marchette a pomeriggio riuscivo quasi sempre a farmele.

Mio marito cominciava a telefonare in hotel alle dieci per vedere se ero tornata in camera perché era convinto che le corna potevo mettergliele solo di notte.

Tolta la percentuale per l'organizzazione guadagnavo bene. Potessi farlo ancora. Ciao, spero di essere riuscita a spiegarti la situazione. Alla fine mi reputo una donna fortunata...

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Per rispondere alle tue domande devo prima puntualizzare qualcosa: ho cominciato a "esercitare" soprattutto per curiosità: non sapevo che farmene delle serate in giro per Roma, andare in giro con le colleghe e qualche collega mi seccava, non hai idea di quanto possono essere pallosi. Non lo feci per i soldi, avevo solo voglia di trasgredire, oltretutto quelle settimane di corso capitarono in un periodo nel quale avevo grosse incomprensioni con mio marito, mi sarebbe piaciuto divertirmi un po', magari mettergli qualche altro cpaio di corna. L’incontro con quella che sarebbe diventata mia amica, nella trattoria fu un caso fortuito, di quelli che capitano chissà perché. Allora avevo già 41 anni, avevo avuto tre figli, avevo ed ho una bella pancetta. Poiché ho le tette molto grosse (VIII) e avevo allattato, le avevo già abbastanza cascanti; avevo ed ho un bel culone, avevo ed ho una fessa slabbrata dai parti tutti naturali, e non certo la fichetta stretta e piccola di una ventenne. Quindi già non avevo le caratteristiche più richieste per la escort d'alto bordo, probabilmente la mia amica scelse perché avevano bisogno di qualcuna che coprisse la richiesta di MILF. Per quel settore andavo più che bene… perché voglio chiarire che non ero e non sono un cesso anzi,.ancora adesso sono un ottimo richiamo per… uccelli. Inoltre ho capito che a moltissimi giovani piace fare sesso con qualcuna che ha l'età e le caratteristiche di una mamma; il culone e le tette grosse poi mi facevano richiedere dai neri che amavano che gli facessi una spagnola per poi sborrarmi in faccia o in bocca o farmi la "collana di perle" sul petto e sul collo. Non credere che le prime sere furono facili, anche se una è prostituta, stare in una stanza ad aspettare qualcuno, uno sconosciuto, al quale dovrai fare prima il bidet, uno che poi, senza ritegno te lo infilerà intimamente in corpo. Avevo un poco paura e vergogna mentre aspettavo i primi clienti, la voglia di scappar via era incalzante, ma poi, una volta che una ci ha fatto la faccia , come diceva mammà “a’ faccia d’a’ zoccola”, diventa tutto più facile.

Le mia paura maggiore, prima di salire su quella casa, era di restare invischiata in una retata della buoncostume, non solo ero funzionaria ministeriale ma poi anche i figli e i paesani avrebbero gridato allo scandalo. Ma mi spiegarono che, data la clientela, la' nessuno sarebbe venuto a mettere il naso, l'organizzazione aveva buoni agganci. Comunque la mia amica sveglia era un po’ il mio “magnaccia”, la mia protettrice nell’ambiente così alieno dal mio…, lei sapeva che ero novizia: le prime volte mi mandò in camera solo giovani bianchi ed uno alla volta, se mi avesse mandato dentro tre neri insieme sarei scappata certamente via.

So che sei sempre assetata di notizie, allora devo dirti che esiste razzismo anche sui casini. I neri ci schifano, a noi bianche ci considerano tutte un po' "trash" ma però ci vogliono e gli piace fotterci e soprattutto in culo; i bianchi invece se vedono che dalla tua camera esce un nero si rifiutano di fare sesso con te, quindi bisognava gestire gli accessi con attenzione. Questo sarebbe bello dirlo alle radical chic e agli alfieri della integrazione: integrazione un cazzo, né negli USA né in Italia! Comunque io e quelle altre che lavoravano la' non eravamo di "alto bordo", più che altro eravamo un paio di gradini un po' più su delle zoccole sulla strada, fortunatamente avevamo una clientela "selezionata" ma da noi venivano solo militari di truppa e sottufficiali, e alcuni italiani della piccola borghesia, insospettabili.. Avevamo camere pulite e potevamo fare un bidet e lavarci dopo aver fatto sesso, e la doccia a fine servizio. Riguardo alle tariffe, si partiva da 70 euro per la marchetta semplice, e poi ogni prestazione extra si pagava a parte. Io incassavo, e annotavo, sulla marchetta le eventuali prestazioni non concordate prima. Quando le prestazioni si diversificavano, pagavano prima, all’ingresso: diversificarono pagavano prima di salire salvo conguagliare alla uscita per le richieste in corso d'opera. Era una gestione economica molto precisa. Si poteva arrivare anche a 300 ‐ 500 euro per sesso a quattro, con collana di perle con ingoio, sesso a spiedo cioè uno in bocca e uno in figa, doppia penetrazione e inculate. A me toccava il 50% di base più un bonus per gli extra, le inculate erano le più richieste e mi rendevano circa 50 euro in più, oltre la marchetta. Però, come ti ho detto io non lo facevo per soldi, anche se dopo un po' i soldi cominciarono a farmi comodo. Riguardo al sesso con donne…. no, sulla casa non erano ammesse donne single, e là nessuno veniva con la moglie o l'amante. Nella vita è capitato, alcune volte una donna me l'ha leccata e si è fatta leccare, avevo 18 anni e lei era una suora "spogliata" notoriamente lesbica che mi aiutò anzi mi "raccomandò" per superare un concorso e dovetti ripagarla anche con la lingua. Forse non mi tirerei indietro con una donna se capitasse ma non mi appassiona davvero anche se , in definitiva, può essere piacevole, non sono bisex anche se molte mie amiche lo sono.