Simo

Lo sai? Lo sai Simo che in un'altra vita ero una macchina statica da produzione e vivevo in uno spazioso e confortevole, capannone circondato da altre macchine mobili, a due gambe e due braccia, che mi accudivano in modo esemplare. Che mi tenevano sempre pulita e lubrificata. Che mi medicavano le parti malate o ferite e che mi riempivano di cibo, in graniglia o farina di vari colori, veramente con abbondanza? e. Ed io mangiavo, Simo, mangiavo felice dalla bocca che stava vicino al fondo del capannone e poi deglutivo nello stomaco e così e con i normali procedimenti di tutti, infine digerivo e dopo ovviamente scaricavo da un altro foro, qua in cima vicino all'entrata, il risultato che. Che io e non per vantarmi Simo, mostravo talento ed ero e lo dicevano tutti, come dire nata apposta per fare venire al mondo della canna per annaffiare piante e fiori e giardini e zucchine e pomodori ed orti. Della canna naturalmente forte e durevole e di vari diametri ed in tranci lunghi o corti e colorata e. Ed anche vivacemente. Che la gialla abbagliava, la verde ammaliava e quella a righe assolutamente in nessun prato stonava e non. Non un grande destino comunque fu il mio, dici Simo? Che la canna è materiale non basilare e del quale, tipo se non hai terra o pollice verde, puoi farne a meno tranquillamente, mentre invece avrei potuto essere nata per creare cose necessarie ed usate da tutti e. Ed allora sì avrei potuto sentirmi importante ed insostituibile? E. E sì vero, Simo. Bensì non credere non ci ho ragionato su questa vicenda della mia reale utilità, Simo. Che anzi ci persi quasi il morale intero nei primi anni di vita. E mi demoralizzai parecchio al sapere c'erano colleghe che producevano attrezzature, strumenti o leccornie, stupefacenti ed assai più usati e trendy, della canna per innaffiare. Mi demoralizzai tanto da pensare perfino mi ribello e mi scateno un contatto elettrico e. Ed addio mondo con me crudele, Simo, se non che un giorno invece e casualmente, parlai con una delle macchine, due gambe due braccia, che mi accudivano e. Ed il mio stato d'animo improvvisamente rifiorì, Simo. Che seppi pure lei mangiava da una bocca in cima e che anche lei prima masticava e deglutiva e dopo digeriva ed in seguito espelleva da un foro di sotto e. Ed appunto rifiorii nel venire a conoscenza del fatto esistevano creature cui il destino aveva riservato una sorte ben peggiore, Simo. Ben peggiore della mia, Simo che. Che d'accordo, Simo, la canna è prodotto secondario ed appena dignitoso e che non prende tutti Simo, ma la merda, Simo, la merda proprio fa schifo al mondo intero ed è evitata, pari una peste, da chiunque non sia debole mosca ed al di là di gusti o improponibili usi e. E ci sono entità cui con il generare è andata ben peggio insomma, Simo e.
E ci sono entità cui con il generare è andata ben peggio insomma, Simo e.
E ci sono entità cui con il generare è andata ben peggio i. Insomma, Simo e. E.