Sisifo ed Ercole

SISIFO BENEDETTO

Arrancava su per il pendio con il macigno pesantissimo sulle spalle curve e doloranti per l' ennesima volta!
Poi si fermò un attimo per respirare e tirare il fiato: "Ma chi me lo fa fare?!" si chiese, dopo secoli di obbedienza a Dei assurdi e disumani.
Guardò verso la vetta, poi giù nella valle poi, finalmente, con un urlo liberatorio, scagliò via da sè la roccia infame...
Non la guardò rimbalzare sui sassi, i rovi e le fratte, non l' ascoltò rumoreggiare cadendo!
Si sedette sul muschio fragrante con il cuore palpitante, finalmente libero!

ERCOLE STUFO

"Perché mai dovrei fare tutte queste fatiche per poter avere la donna che amo?!" esclamò Ercole con una smorfia abbracciando la sua amata.
Diede una spinta al re e si precipitò verso l'uscita della sala con la ragazza tra le braccia.
Mulinando irato il suo possente braccio, spazzò via le guardie che volevano fermarlo, quindi, con una robusta spallata, scardinò la porta e la fece volare via con un calcio!
Poi, mentre usciva di corsa dal palazzo con la fanciulla ridente tra le braccia, gridava a squarciagola:
"Le vostre imprese fatevele da voi, fannulloni e ipocriti senza vita!"
Su, nell'alto dei cieli, Zeus lo guardava soddisfatto: "Ah, finalmente, un uomo con le p.....e.!!" e con grande gioia scagliò un terribile fulmine sulla terra incenerendo uomini e palazzo!