Sogno D'Inverno
Si era presa un bacio come se le mie labbra in quel momento fossero state labbra qualsiasi, di poco conto, solo per il gusto di baciare o provocare.
Rubare un bacio è raro per una prostituta; loro hanno delle regole rigide, un sistema chiuso e comune a tutte e sentire le sue labbra sulle mie mi provocò al quanto sgomento.
Le sue folte e lunghe ciglia sembravano ali di pellicano che le contornavano gl'occhi in modo candido ed austero.
La conoscevo bene; forse solo quello che lei voleva mostrare, eppure, tra tante amiche a girarle intorno senza tregua (come scalmanate in cerca di qualcosa da fare) mi strappò un bacio colto alla sprovvista.
Eh si, sapevo che fosse stata legata a qualcuno che conoscevo in passato, ma lei sembrava non dar peso ai ricordi tanto meno a chi fossi io; e così nel suo bacio, la mia lingua sgattaiolò furtivamente senza ritegno nella sua, prendendola per i suoi lunghi e scuri capelli, chiudendo gl'occhi e poi allontanandola da me in un lampo.
Oh, bella prostituta nell'animo, cosa ti avrei fatto se il mio stupido intelletto non mi avesse fermato; seppur vissi tutto questo tra le membra di un sogno (coccolato dalle mie lenzuola calde e sporche di liquidi precedentemente espulsi da colui che fu suo compagno) ho avuto la lucidità di gettarti via e tu, benchè bella ma senza ritegno, mi hai parlato come nulla fosse accaduto, come se quella tua lieve memoria che porti non ti avesse toccata nemmeno per un secondo.
L'angelo corvino dei sogni mattutini mi spezza in due il cuore; guardo chi con lei osò progettare una vita gettata, poi, per un suo capriccio di donna. Ma come fare a dimenticare quel bacio strappato, nonostante sia avvenuto nei sogni miei di arrapato cialtrone?
Oh, si, beh! Son sogni ed ora son desto, fumo sigari e prendo caffè.
Lasciamo ai sogni quello che videro; il resto lo tengo per me.