Spring
La primavera giunge in anticipo e porta con se il cinguettìo degli uccellini, lo sbocciare dei fiori e le foglie verdeggianti delle chiome degli alberi. Sono una writer o scrittrice. Vendere i miei racconti è stato abbastanza semplice, ho trovato un editore e sono subito diventata ricca e famosa. E’ una mattinata soleggiata e mite, mi sono appena svegliata, dolcemente mi rigiro nel letto e scopro che ho voglia di indugiare ancora per poco, che cosa farò oggi? È un periodo di creatività questo, scriverò di amori felici e penserò di andare in vacanza e di trascorrere giornate perfette passeggiando in riva al mare, mi sento in forma fisica, ben radicata nel mio corpo e con una bella tranquillità mentale. Ieri ho cucinato una cena gustosa, ho avuto successo con i miei amici, mi fa piacere cucinare per loro, ricorrere a ricette che trovo su libri o giornali e poi realizzarle a modo mio. Ci vuole un tocco personale, quindi se anche la ricetta non è eseguita alla lettera poco importa, anzi meglio, sono convinta che mettere “del nuovo” sia sempre gradito e sorprendente perché ciò che differenzia ognuno di noi dall’altro è proprio il fatto che tutti abbiamo qualcosa di positivo da dare ed è sempre ben accetto. Che dire quindi, ovviamente a volte si ricorre a questa espressione del “non so che cosa dire o non so che cosa fare”, la verità è che si può sempre dire qualcosa, si può sempre correggere, rivedere, riprovare e per una come me che vede il mondo rosa e farcito di buoni propositi, mi appresto a scrivere questo racconto. Un racconto che probabilmente non dirà nulla che non sia già stato detto ma certo è speranzoso, pacato, dolce. Lettere azzurre per dedicare un messaggio di salute e gioia, per vivere a pieno la vita, fitta di incontri, parole, senza metafore ma schietti colloqui intrisi di bellezza. Un luogo dove il lavoro è impegnativo e piacevole, dove ognuno segue le proprie attitudini e non si consuma nell’ambizione. Concludere la giornata dedicando tempo ed energie agli affetti, in un continuo movimento di elargizione di positività.
Ed ecco che nasce un personaggio da fiaba, preciso nelle movenze ad un cavaliere errante che dopo aver trovato la sua principessa vivono felici e contenti nel loro castello. Scontato? Può essere, ma perché non desiderare che si realizzi, come i giorni che scorrono possono sembrare uguali a se stessi così si può decidere di gestire la propria esistenza priva di pericoli, contornata da benessere e ricchezza. I desideri si realizzano perché lo vogliamo intensamente, perché crediamo in noi stessi e come uno scritto benefico tale da sembrare una brezza primaverile, sappiamo che è così. Un focolare inteso come in seno alla famiglia ma anche come il calore di una stufa a legna che, di sera viene accesa per riscaldare ciò che rimane dell’ultimo scorcio di freddo. Ripenso ora a questo, mentre mi vesto, tra un po’ farò colazione poi controllerò la lavatrice e programmerò l’asciugatura che segue il lavaggio fatto ieri. Un bucato profumato, è un gesto di benevolenza come lo sono le pulizie della casa e l’adornare il tutto con delicati gesti femminili che colorano e allietano, non so per esempio dei soprammobili scelti con cura e posizionati proprio dove stanno bene: arredano. Sembra essere una caratteristica tutta delle donne, quel gusto impeccabile di rendere la propria dimora un posto piacevole dove trascorrervi il tempo, dove ricevere gli ospiti, fare telefonate, e perché no chattare. La casa, incantevole cantuccio di abitudini, di caffè che gorgoglia e aroma che pervade le pareti e sembra uscire anche dopo, quale lieta novella si espande e trova spazio per unire la convivialità, lo sappiamo che l’unione fa la forza ed e questa che abbiamo assodato e continuiamo ad avvertire, in un’emozionante passare di mano in mano, ci sentiamo bene, guariti grazie alla bellezza delle giornate. E se l’amore tutto può, sapremo sempre che in quell’angolo che ci permette di ritrovare noi stessi, la gioia è presente e nulla ci turba. Conosciamo il denaro e lo spendiamo per compere che ci gratificano, ciò mi ricorda che frequento spesso i negozi di scarpe e di abiti, adoro guardarli e acquistarli, tornare a casa con confezioni regalo, vistose e allegre. Fare regali e riceverli, anche senza ricorrenze speciali, solo per scorgere la felicità nelle persone, per aprirmi a loro e lasciare che mi corrispondano è un’altra delle tante note che rendono ogni più minimo movimento un qualcosa che prosegue verso la completezza. E’ un puzzle preparato con cura pezzetto dopo pezzetto, unito con pazienza, accorgendosi dell’avanzare della figura. Un paesaggio naturale, montano, campagnolo che prende forma, praticamente è come se si costruisse da sé, in realtà segue un dettame preciso, la mia volontà, la mia perseveranza, il mio impegno. Next: prossimo e avanti fino ad un quadro. Ecco, questo volevo scrivere, come una scrittrice che si rispetti, anche buona lettrice, del quale stile si potrebbe anche obbiettare, nella scrittura intendo, qualcuno potrebbe chiedersi come mai alcune parole inglesi interrompano il normale proseguo del racconto. Niente di tanto incredibile, boh.., così, semplicemente un accattivante inserto che attiri l’attenzione, che crei un’interruzione, una pausa, tra un concetto e un altro. Una versione gentile e innovativa, un rapportarsi alla letteratura che si esponga, che non rimanga ferma a ciò che è già certo e quindi ripetitivo, quindi se la narrazione è giunta ad un punto in cui ci si interroga sull’argomento di cui scrivere, io mi interrogo invece sul comprendere come rinnovare lo stile, spunti provengono da ogni “dove”, la strada, per esempio, fulcro della società, in un andirivieni di persone e situazioni diverse, mi accorgo che il mondo racchiude proprio in questo la sua bellezza.