Storie allo specchio - Milla e Lupo

La vita è uno specchio.
Ci si riflette dentro e non si vede solo se stessi.
Non si vede solo la propria storia, se ne vedono altre, diverse.
Sconosciuti che spesso hanno una vita aderente alla nostra, oppure divergente ma con le stesse paure, lo stesso amore, lo stesso dolore.
La fortuna è trovare quello specchio che ci porta lontano da noi e dentro di noi.
Uno specchio in cui volare verso un mondo ignoto, con volti estranei e voci non familiari, un luogo in cui parlare attraverso nuove bocche, e dove altri guardano attraverso i nostri occhi.
Uno specchio che racconti quelle storie che vogliamo sentire o che vogliamo dimenticare.
Storie belle o dolorose, allegre o così tristi da strizzarci il cuore.
Comunque storie.

Lo specchio improvvisamente come una porta si apre, e lì in fondo una strada di campagna, in lontananza due ragazzi camminano tranquilli scambiandosi poche parole.
Dietro i loro nomi c’è la loro storia.

Milla e Lupo frequentano la stessa scuola per giardinieri.
Hanno entrambi 16 anni.
Milla e Lupo sono amici, amici davvero, fin da bambini hanno condiviso tutto: asilo, scuola, cortile ed ora hanno deciso di iniziare insieme questa nuova avventura.
Milla ama i fiori, i loro colori, il profumo che riempie una stanza in loro presenza.
Lupo, invece ama le piante, quelle grandi, forti, antiche ma anche le giovani piantine che con ottimismo aspirano al cielo.
Milla e Lupo sono come due gusci di una piccola noce, perfettamente aderenti, proteggono il frutto della loro amicizia, attenti a non farsi schiacciare.
Vivono in un piccolo paesino dove è difficile coltivare la speranza.
Con questo diploma da giardiniere Milla e Lupo inizieranno quel viaggio che potrebbe portarli ovunque nel mondo, e creare bellissimi giardini.
Milla e Lupo provengono da due famiglie che potevano determinare il loro destino, famiglie che non avevano gli strumenti per vedere tutto il bello che c’è in loro, ma loro due insieme hanno trovato la forza di ribellarsi a quel destino, in nome della gentilezza, del potere di un mestiere antico.
Milla ha occhi bellissimi dietro lenti spesse, che la allontanano da una realtà in cui la perfezione estetica è il primo valore da coltivare. Ha due fratelli e due sorelle, molto più grandi di lei e genitori troppo anziani in cui è difficile specchiarsi. Si è sempre sentita sola, chiusa in un mondo opaco in cui le ombre sono spesso più dei colori.
Sin da piccola ha fatto i conti con la fatica di trovare negli altri un sorriso a cui attingere conforto, solo Lupo è sempre con lei, amico, fratello, Lupo, a cui aggrapparsi e da sorreggere al tempo stesso.
Lupo e i suoi gesti sempre gentili che diventano l’alibi per discriminarlo, attaccarlo per una diversità che non dovrebbe essere mai colpa. Lupo è un ragazzo esile, dai capelli dorati, occhi scuri con ciglia lunghissime. Nei suoi abiti colorati trova lo stesso arcobaleno che porta nel cuore, l’arcobaleno in cui si è avvolto in tanti momenti difficili.
Il padre di Lupo, così autoritario e severo, vede in lui, nel suo unico figlio maschio il simbolo di un tradimento, la mancata occasione di un erede a cui lasciare un nome da tramandare. Lupo per la sua famiglia è qualcosa da modificare come una pianta legata ad un bastone a cui deviare il corso, la direzione di crescita.
Lupo senza Milla, senza il suo sostegno, senza l’opportunità di sentirsi utile e amato avrebbe una vita in bianco e nero e lui ama così tanto i colori, ogni sfumatura di colore.
Lupo e Milla sono legati dalla loro unicità, che all’esterno è vista come fragilità, invece è il motore che li spinge ad andare avanti seguendo i desideri.

Le nostre mani vicine,
le nostre impronte profonde,
questo sentiero ci spinge più avanti sogno dopo sogno,
laggiù ci siamo noi,
dipinti sulla tela bianca di un futuro iridescente.
Perdo la tua mano e la ritrovo,
il mio passo è incerto ma tu mi aspetti.
Scorre il tempo e la neve ci sorprende,
svaniscono i nostri passi.
A primavera un fiore sotto le suole ci porgerà il suo viso,
noi avanti sempre avanti seguendo il suo destino.

Milla e Lupo entrano nella serra, indossano i guanti e sorridono mentre affondano le mani nella terra, quella terra li porterà lontano e annusano già il profumo di quel futuro.
Nello specchio i due ragazzi ballano allegri tra i fiori, si può sentirne il profumo, è la magia e la suggestione trasmesse dallo specchio che lentamente trasforma poi la sua immagine, dai campi di un piccolo paese rurale ad una via qualunque di una città qualunque, fatta di palazzi e cemento.