Storie allo specchio - Mimì e Salvo

L'atmosfera nello specchio è già mutata, ci si trova in riva al mare, un mare tranquillo e trasparente.
Il profumo nell’aria aderisce al corpo come un vestito estivo, fresco e sensuale. Delle voci più in là.
Da una bianca casa di pescatori arriva una musica bellissima, una voce di donna la segue, ci passeggia sopra con leggerezza.
Racconta di Mimì, che è lì, dietro una tenda bianca che si muove pigra.
Racconta la sua storia.
Mimì studia canto lirico, per lei la musica lirica, l’opera, è passione ma anche fatica.
La passione guida i suoi passi su questi territori aridi e accidentati che rendono arduo ogni piccolo successo, perché qui le è stato insegnato che la terra vuole solo lavoro, soldi, solidità.
Mimì canta, sempre, si perde nelle storie tragiche delle eroine che interpreta, donne spesso tradite da un amore o dalla famiglia.
Anche lei si sente così a volte.
Tradita da una famiglia che non la capisce, che la vorrebbe solo moglie e madre, lei sarà anche questo ma non solo questo.
Non ha ancora trovato un fidanzato e ha venticinque anni, la cosa non piace ai suoi genitori, pensano che la musica la allontani troppo dalla realtà, la distragga da quello che una donna dovrebbe fare.
Quello che una donna dovrebbe essere.
Appiattita in una vita che non deve pretendere di volare, che non deve ambire a brillare.
Mimì non è distratta dalla musica, anzi, la musica esalta ogni momento della sua vita, la aiuta a dare un senso al tutto.
E se un fidanzato ancora non c’è è perché non c’è un tempo per essere moglie e madre, c’è solo l’amore quando arriva e se arriva.
Ma ci sono anche i sogni e la voglia di stare là tra le note, su un palco, davanti a centinaia di persone che ti guardano e ascoltano la tua voce come una stella radiosa.
Mimì sale in terrazza, stende candide lenzuola su lunghi fili tesi.
Mi appare come una principessa luminosa persa in quel labirinto bianco. Sembra proprio come nelle tragedie, qualcuno da salvare, a cui lanciare una corda per fuggire.
Salvare, salvare, salvare.
Salvo è uno dei fratelli di Mimì.
Ogni giorno, all’alba prende la barca, cerca nell’azzurro del mare la possibilità di avere una vita dignitosa.
Reti da calare e tirare su con la fatica come compagna e il profumo salmastro dell’aria ad accarezzargli la pelle.
Salvo è sposato e ha due bellissimi bambini. Salvo non ha studiato e non sa niente di canto e opera lirica.
Ma sa che ogni volta che Mimì inizia a cantare il mondo si tinge di colori brillanti, i fiori profumano di più e la vita sembra più bella.
Così ogni giorno porta il pesce al mercato, quando torna a casa mette una piccola parte di denaro in una latta dorata, non lo dice a sua moglie, non vuole svelare questo piccolo segreto, perché quella latta è per sua sorella, per Mimì, per pagarle quella scuola di canto tanto importante, un giorno il coperchio della scatola volerà via e Mimì volerà verso un grande teatro.
Salvo dice sempre che quando guarda la sua bambina vede tanto di Mimì.
Salvo per sua figlia vorrebbe che la vita fosse piena di bellissimi sogni da realizzare e lui sarà lì a raccogliere quei sogni come conchiglie preziose da custodire e delle quali ascoltarne il magico suono.
Mimì sta cantando un’aria in francese "L'amour est un oiseau rebelle”, ribelle come la musica che con la sua forza strappa il velo ai sogni e li trasforma in realtà e lei questo lo sa bene.

Buia la notte mi assale.
Il conforto mi è dato solo dalla bella luna.
Da questo letto guardo il cielo nero di pece che avvolge le nuvole,
la luna riesce comunque a bucare la notte,
i suoi raggi illuminano la mia finestra.
Sembra un Natale di tanti anni fa,
dolce come la panna,
freddo come la neve.
Avvolta nella coperta tessuta d’amore ascolto un canto, parla con parole dimenticate
ad un cuore che dondola tra la magia e la realtà,
soffice il canto mi scalda, mi quieta.
Domani è un giorno di festa di rosso vestito,
ma stanotte è fatta per dormire nell’oro e nel bianco bagliore.

È ormai pomeriggio, il sole si è nascosto, nelle orecchie ancora quel bellissimo canto, alla radio trasmettono quella canzone, Mimì non canta ma volteggia insieme a Salvo proprio lì sulla spiaggia con il mare che bagna i loro piedi nudi.
Lo specchio come una matrioska fa vivere, aprendola, un’emozione dopo l’altra.
Ecco ora la fotografia di una promessa d’amore...