Tanto poi si torna sempre lì
Stamattina mi sono svegliato che mi sento Van Gogh Vincent versione incazzato nero. Che mancanza di rispetto incredibile. Che tu fai, con passione e trasmettendoti in lei intero, un'opera libera ed aperta e. E questi la occupano e la segregano: orrore assoluto, insieme ad altre ed impiccata al muro, dentro una specie di zoo coperto e pieno di varie specie d'arte d'artista, secondo loro, etichetta gold e dopo aprono i cancelli e da dietro un cartello che ondeggia, spuntano cinquecento vocianti giapponesi rompipalle dagli occhi regolati su ecografia, che però, per fortuna, vengono presto zittiti da una guida che, porco iban, mi descrive che ci somiglio come la Lisamonna a Rossi Vasco e spara stupidaggini incredibili sulla tecnica usata per dipingere un tal quadro e. E da letteralmente di matto sull'interpretazione di quello che intendevo esprimere rappresentando proprio così un altro soggetto: che tra l'altro sicuramente e pari a tutte, quella sera in cui lo dipinsi stavo piuttosto fatto duro e non ricordo nemmeno io cavolo feci o pensai. Che e questo in generale, in effetti non mi ricordo mai se è senza il caso non ci sarebbe inventiva o senza inventiva non ci sarebbe il caso. Che sto inguaiato. Che con il passare degli anni mi sento sempre più l'abbandonato, a sé stesso, passeggero/autista di un veicolo che si chiama corpo e fa un po' quello che vuole. Che una tela bianca è un pozzo dove tu metti l'acqua al posto di prenderla. Che per preoccuparmi di spargere colore non so mai chi sono che. Che però io mi impegno. Che tipo, ovviamente per aggiustare codesti disguidi, tento di tutto e. Ed una volta ho perfino provato a tenere il conto, a mente, delle mie scoregge quotidiane. Ho provato per 4 mesi consecutivi. Da mezzanotte a mezzanotte di ogni santo giorno, ma niente ho mollato per manifesta incompetenza in merito. Che cavolo ci vogliono una concentrazione bestiale ed un'attenzione veramente particolare e. E lo stesso non ci si può distrarre un attimo a. A parte quando sei in mezzo alla gente. Che solo allora, se rilasci, lo fai conscio ed aggiungi al conto facile. Che altrimenti devi stare maniacale sul pezzo. Che ogni motivo è buono per dimenticarne una di qua ed una di là. Che sei sempre distratto da altro e talmente abituato al fenomeno, che ti risultano automatiche tipo il respiro e ne perdi coscienza e somma precedente. Che talvolta cadono pure a pecorelle e. Ed adesso quante erano? Che. Che un casino insomma. Che comunque riproverò. Riproverò che ho. Ho come l'impressione pure questa è una delle succose vie, metafisiche e metà no, di pratica e studio, verso un auto controllo ed una conoscenza personale superiore e. E dunque anche verso l'illuminazione del ricordare sempre chi sei: che non vorrei viceversa la cosa dei peti fosse ridotta ad una semplice ed anale, questione di alimentazione. Che per dire anche la terra si nutre. E con cosa e come, si nutre la terra? Urca. Direi semplice. L'acqua, lo vedono pure i capitalisti, la inghiotte quando, quanta e da dove vuole, facendosi così tra l'altro mantenere pure fluida nei meccanismi interni. Mentre per il cibo è un po' più complicato. Che prima se lo nasce e pasce versione vegetale o animale. Poi aspetta che esaurisca il suo ciclo vitale, cada al suolo morto, decomponga masticato dai denti del tempo e delle alternanze climatiche e. Ed ecco pronte nell'immediato singole dosi di estratto da incamerare tramite la pelle e più avanti della, come dire, farina in polvere appena macinata che, penetrando lei probabilmente dai fori e dalle spaccature mescolata alla pioggia, raggiunge lo stomaco ove, tale da prassi, verrà ulteriormente trattata e trasformata in energia e. E purtroppo in non indifferenti quantità, che mamma è grossa e mangia tanto, di puzzone scarto organico gassoso, liquido e solido che. Che, con cura e perizia peraltro viene differenziato. Che infatti il primo è in vesciche e lo intubiamo nel fornello felici. Che il secondo lo posiziona sotto le vesciche in grandi prostate che noi chiamiamo giacimenti e svuotiamo contenti. Che il terzo andiamo felicemente a prendercelo invece nelle miniere e che in tutti e tre i casi di per cui e se non sbaglio, attualmente gli aggi di codesti scarti da fognatura, sontuosamente abbelliscono ed arricchiscono la nostra tavolata esistenziale igienicamente perfetta da. Da spararsi e. E sì quindi, a questo punto, bisogna proprio ammetterlo: se la vita non ci avesse insegnato a giocare con il fuoco sarebbe stata una gran noia ma. Ma non intendeva con il fuoco fatuo pari noi abbiamo interpretato. No proprio e. E per correlazione evidente dunque adesso, anche, mi tocca assolutamente esporre delle mie mi sono sempre piaciute meglio le idee non nate seguendo un'idea. Quelle che mi si sono materializzate in testa mentre stavo facendo o pensando, a tutt'altro. Che ad esempio ti cade del colore per disattenzione e ti ritrovi sul foglio una forma mai immaginata. Che scrivi una parola concentrato sulla trama del racconto e ti parte una sua interpretazione davvero strana, che però ci sta tutta e che normale non l'avevi mai fatta o. Ovvero le casualità inconsciamente indotte agendo o pensando, pari le chiamo io, che, ripeto, balenano e si lasciano cogliere, magari addirittura geniali, tra le pieghe di gesta o ragionamenti intrapresi per nulla al mondo orientando a loro e. E difatti, secondo me, oramai non possiamo che accettarlo l'. L'idea ha fatto il suo tempo ed è dunque concezione vecchia ed ampiamente sfruttata; tra l'altro con risultati che raramente alla lunga non si sono rivoltati contro e. E ti viene quando vuole. E ti torturi e flagelli perché non ne hai una e. E se ti succede non sei mai sicuro e porta lavoro e sudore e talvolta isolamento ro. Robe non certo buone. Che te la devi allora caricare sulle spalle e che devi sbatterti per difenderla e realizzarla ed esserne il principale fruitore e. E lo stesso è possibile alla fine non era buona e combini disastri e perdi e perdiamo tanto; che a chi per dire è venuta da ubriaco o drogato poi, è storia!, ha invece ammalato di brutto la realtà sua e di tutti na. Naturalmente in quanto indotta non da talento della persona o dono naturale ed ovviamente da mala mercanzia e. E materiale scaduto e sorpassato pertanto: l'idea ed ampiamente testato senza ricavarne salute e gioia sicure e. Ed io sospetto, forse velenoso a priori e. Ed indi oramai direi assolutamente di starne attenti. Di metterlo da parte, codesto materiale e di andare alla ricerca del progresso seguendo altri tipi d'intuizioni che. Che però, capisco, non è detto siano unicamente nel casuale e che indi al momento e così da solo, non saprei indicare anche se so esistono e chiaramente mi rammarico della mia sterilità in merito bensì. Bensì sono contento lo stesso d'avere scritto queste righe: che una volta isolato il problema la soluzione è già più vicina. Che. Che una volta accaduto il peto la liberazione è già più vicina. E. E bene! Mi sono liberato. Era ora solo. Solo nel frattempo vedo il mio amico Paolo Pennatesta m'ha lasciato in segreteria: «ma ti immagini tanti anni fa un signore, mentre stava a passeggiare su di un pascolo di mezza montagna, incontrò dei funghi belli e simpatici. Belli e simpatici che, verso di loro, ebbe uno spontaneo moto poetico di tenerezza. Che allora per proteggerli li raccolse, li portò a casa e. E li dimenticò stesi sopra una mensola in garage? e. E ti immagini pure che sempre questo signore, dopo varie settimane, li ritrovò casualmente secchi e decise di idratarli e di farci un risotto? Troppo. Troppo buffi e graziosi per essere velenosi o non rendere loro giustizia. E che lo fece? E che quei miceti erano molto probabilmente fra i migliori tra gli allucinogeni donati della terra? E. E che ne aveva ingurgitato una quantità terribile? E che presto incominciò ad avere visioni pazzesche? E che lui era uno scrittore ed anche narrativamente ben dotato? E che, in tal maniera stimolata dall'oltre bomba, la sua penna creò di missili per andare sulla luna o di macchine stagne per esplorare gli oceani o di navicelle miniaturizzate da mandare dentro il corpo per debellare malattie e. E di molto altro ancora? E ti immagini che i nostri creativi, da lui in poi, manco hanno fatto il solletico allo svelare scenari mai da nessuno immaginati pari seppe fare lui? E che da lui praticamente campionano tuttora in toto? E ti immagini perché? No? Be' allora te lo dico io. Perché ci provano con mezzi e sostanze non all'altezza e sbagliano e non si arrendono e reiterando combinano strafalcioni perfino comici, se non fossero tragici mentre. Mentre basterebbe unicamente fare un ricerca seria. Individuare con certezza il pascolo esatto e. E ritrovare i funghi uguali e farsi coinvolgere emotivamente e dimenticarli ancora s'una mensola in garage e rifare il risotto e darne a me il doppio, che sono scrittore ed anche narrativamente ben dotato e. Ed il gioco sarebbe fatto. Fatto. Fatto» e. E bravo. Bravo. Bravo, Paolo Pennatesta. Bravo sul serio. Adesso ho la prova. Se anche contavo giuste le scoregge era per niente. Sono da capo. Da capo. Da capo a. Altro che mazza pari supponevo. Con questo set up esistenziale il genere umano, di cui faccio a pieno diritto parte tale ho dimostrato fino a qui, non capisce il golf. Il. Golf. Il. Golf. Il. Golf e. Ed ergo in definitiva con le mie e le nostre storie abitate fisse e regolarmente come la mettiamo? Che. Che tutti gli specchi riflettono ciecamente colui che vi si pone davanti e. E tutte le medaglie hanno Giano fronte e retro? La. La mettiamo per caso la succosa via buona, metafisica e metà no, di pratica e studio, verso un auto controllo ed una conoscenza personale superiore e. E dunque anche verso l'illuminazione del ricordare sempre chi sei, è titolata Fanculo? e. E dice: per prima si palesa la postina. Nei giorni buoni mezz'oretta abbondante ogni verso le undici di mattina. Poi all'una parte il marito ed il tempo di una doccia viene la vicina. Che dopo avere approfondito circa due orette torna vincitrice alla sua cucina ed in seguito, piomba la Marina, che per fortuna ha pausa pomeridiana corta indi preferisce sveltina. Alle sette fa visita canonica la fidanzata, che stanca del lavoro, stressata ed affamata ha proprio bisogno di una bella ricarica e. E così si sfama e si toglie stress e si ricarica e ricarica e ricarica almeno fino quasi le undici e trenta; che a mezzanotte c'è l'ultimo tram che. Che, uff uff, sarei anche a posto, ma alle due chiude il bar all'angolo e s'infila nel mio androne e bussa alla porta la barista na. Naturalmente portando brioche assai calda e. E sincero quando infine anche lei gira il, peraltro sontuoso, culo appunto penso sempre fa. Fanculo. Fanculo a me e. E fanculo pure a Casanova ed ai suoi simili e seguaci una. Una casa nuova, dove non mi trovino tutte, mi ci vuole a. Altro che alto morale. Altrimenti qui, a badare me e loro, ci scappa il morto causa infarto testicolare acuto. Sì sì. Un nuovo indirizzo è tutto quello che devo avere. Altro che masculo orgoglio e gnocca a mitraglia un. Un nuovo indirizzo. Un nuovo indirizzo mi. Mi. Mi. Mi. Mi e ci serve un nuovo indirizzo che. Che questo è sciatto e triste. Che. Che porta alla soglia dopo avere tanto scopato ma. Ma senza avere mai fatto all'amore ma. Ma senza avere mai fatto all'amore ma. Ma senza avere mai fatto all'amore. P.s. Prima stesura, portate pazienza se...