Tiepido pomeriggio

HORION ENKY ‐ IRIS VIGNOLA

Tiepido pomeriggio di primavera, poco prima che scenda la sera,
camminando per le vie del centro,
in te mi imbatto ed il mio sguardo, col tuo, si scontra.
...E' magnetico e mi prende il cuore. Ci unisce una magica follia.
Quanto sei bella, ti voglio mia.
Scambio di sguardi che ci incatenano e al desiderio d'amore, ci avvicinano.
Dolce fantasia dei miei sogni, mai come adesso, diventi poesia.
Le mie mani si stringono alle tue e sento arrivare come un sussultante fermento. Percepisco il calore che emani ed il battito del tuo cuore, tra i seni.
Mi pare così strano, ero solo e non ci volevo pensare,
quando ti ho incontrata per caso,
sei tu la donna che attendevo e che mi ritrovo ad amare.
La mia casa è poco distante, se tu vuoi il mio invito accettare,
per un aperitivo o anche solo per gradire la mia compagnia,
per cui ci incamminiamo per la via, come vecchi amici, cominciamo a raccontarci. Nella mia casa il divano ci aspetta.
Mettiti comoda, ti preparo da bere, poi ti allungo il bicchiere.
Sfiorandoti la mano, ne sento il calore,
come quello dell'acqua d'estate, sotto il sole.
Anch'io mi siedo e ti vengo vicino, ti guardo negli occhi,
mentre le labbra avvicino per un dolce bacio, che si fa appassionato,
intanto che, tra respiri ansimanti,
le mani accarezzanti fanno sparire, piano piano, da te il mistero,
facendosi sempre più pressanti, fino a scovare tesori nascosti.
Ed il mio corpo con il tuo si fonde, divenendo un tutt'uno, fino in fondo,
quando l'attimo d'estasi ci pervade, all'unisono.
Divieni mia linfa vitale, mio nettare e alimento divino,
per te e con te mi sublimo, quasi a sentirmi sovrannaturale,
mio sconosciuto amore carnale.
Dopodiché, sul letto, nudi, dove il gioco diventa un diletto.
Immobile, guardo le tue forme perfette,
sei mia regina e schiava d'amore, con te voglio regnare, nel gioco dell'amare.
La tua pelle, morbida e profumata, accarezzo,
bramando come la preda più desiderata.
Intreccio di corpi.
Sui tuoi seni, mi perdo, sono la perfezione del creato,
li bacio come a volermi, al capezzolo, dissetare.
Di te, tutto voglio toccare e lambire, non posso fermarmi, l'eccitazione impera. Dentro di te, scivolando, ancora una volta mi voglio immolare.