U. Unica

E. Ed all'improvviso formiche, Gianni, formiche dappertutto.
Orde di formiche che scendevano il muro e traversavano il pavimento del corridoio fuori dal bagno, Gianni e. E la mia compagna e la mia bambina piccola, con l'aspirapolvere e la scopa, che tentavano di limitare l'invasione, Gianni.
Una situazione incredibile.
Da dove venivano?
Dove stavano andando?
L'aspirapolvere in tilt, Gianni.
Surriscaldamento da sacchetto zeppo e situazione al limite, Gianni e. Ed io arrivando lì, in luogo di preoccuparmi o dare una mano, che mi metto a ridere, Gianni.
A ridere di gusto.
Scopa nera, Gianni e manico brulicante.
Era uno spettacolo orribile e maestoso al tempo stesso.
Sembravano un corso di mercurio che scende la valle, Gianni.
Una gocciolina vicino l'altra e chissà da che sorgente ne spuntavano altre in continuazione.
Un fiume in piena, ondate di formiche, Gianni e non si capiva niente ed io ridevo, Gianni e si sono messe a ridere contagiate pure loro femmine, Gianni una.
Una lunghissima risata liberatoria e.
E quanto bene ed al sicuro, mi sentivo e credo proprio si sentivano, tirandola naturale non è traducibile in vocali e consonanti, Gianni.
«E scommetto le formiche sono sparite tutte improvvisamente sotto quella risata, Pata».
Macché Gianni a. Anzi in verità non saprei, Gianni, dato ad un certo punto ho girato le spalle e me ne sono andato.
«Hai abbandonato i tuoi congiunti e la casa in preda alle formiche, Pata?».
Sì ho abbandonato, ma non previo la constatazione adesso è tutto a posto, Gianni.
In fondo ridevamo allegramente assai e mica farebbe così uno che si sente in bilico o in pericolo.
Posso capire all'inizio la cosa fosse stata traumatica e tanto spaventosa, soprattutto considerando appunto la massa degli invasori, però dopo sono arrivato io e di puro istinto, che manco avevo voglia di ridere quel giorno, ho regolato i fatti e tutti ci siamo rilassati.
«A. Almeno avevi in ballo un'altra vicenda importante per andartene spero, Pata».
Non credo, Gianni, solo so che fu fantastico accontentare un impulso risoluto e poi in realtà si è subito tutto confuso e mi sono svegliato.
«Ah! Era un sogno allora, Pata».
L'ultimo della notte, Gianni.
Lo che rimane più impresso.
«Sarebbe bello riuscire ad interpretarlo, Pata.
Capire cosa rappresentano le formiche, le donne coinvolte ed il tuo comportamento, Pata.
Magari ci si potrebbe perfino leggere il futuro in un sogno del genere, Pata».
M'interessa zero in verità codesta opzione, Gianni.
Ed i sogni mica è detto riguardino il futuro per forza.
Possono benissimo essere successi anche per ricordarti un particolare periferico del presente, Gianni.
«E cosa ti interessa, Pata?».
M'interessa io sono stato l'interprete principale di un avvenimento da me scritto, prodotto e recitato in e per un mio sogno, Gianni ca.
Capisci?
«Certo! Pata. De. Destino crudele! d. Direttori generali e primi attori e. Ed ampia gamma di possibilità d'intervento u. Unicamente nel dormire, Pata ed operaio, comparsa di quarta fila e. E zero spazio di manovra nello sveglio, Pata».
E. Ed ottimo Gianni e quando hai assodato questo, se non erro Gianni, in qualsiasi situazione, Gianni, riuscire a girare le spalle tranquillamente sorridendo convinto, Gianni,
è unica e miglior solzione G. Gianni. U. Unica e miglior soluzione G. Gianni.