Ultimi sprazzi di vita

3 giugno 2021

Ho bisogno di ricordare gli ultimi sprazzi di vita che ricordo, perché da dicembre mi sembra tutto un incubo, una stasi in attesa della fine.
Giugno 2020. Un membro dello staff del programma "Il Collegio", Rai2, telefona per la mia piccola. Grazie alla vigilanza della maggiore, ero riuscita a compilare la domanda di partecipazione nella brevissima finestra temporale disponibile. La considerano una personalità interessante e vorrebbero farle un colloquio. Online. Di norma sarebbe nel luogo dove si gira il programma, ma date le restrizioni dovute alla pandemia questa volta i colloqui saranno online.
Problema 1) Mia figlia non è in casa e la signora vorrebbe parlare con lei. Le dò il suo numero di telefono. Non ricevendo più notizie, invio una mail allo staff. Risposta: mia figlia non risponde al telefono. Comprendo: mia figlia ha il blocco per le chiamate con numero privato. Riesco a recuperare il numero di telefono dell'amica con cui è mia figlia e lo fornisco.
La telefonata ha successo. Mi richiama il membro dello staff e mi dice che mia figlia le è sembrata poco convinta. Spendo fiumi di parole per spiegare che mia figlia è così: non dice mai sì subito, anche se la cosa le interessa, è come se debba essere rassicurata che l'altro si interessi veramente a lei ed al suo benessere.
Ottengo il colloquio.
Problema 2): dove? I genitori devono essere presenti.
Il padre non vuole venire a casa mia; non per un'infantile ripicca, precisiamo, perché non vuole assolutamente vedere la gente che abita in quella palazzina ‐ l'indignazione e lo schifo nei loro confronti è troppo, e ha ragione, aggiungo ‐ e perché sostiene che i soffitti in quella casa sono pericolosi.
Io non voglio andare a casa sua. Di nuovo, non per l'astio, che pure c'è, nei suoi confronti, bensì perché nella città dov'è casa sua non mi sento sicura, per via di amicizie poco raccomandabili di mia figlia. [13 giugno 2024, preciso che mia figlia, dopo un anno e mezzo, convenne con me sulla opinione non favorevole dei suoi amici.]

Organizzo in maniera mirabile la giornata e l'incontro in terreno neutro. Il colloquio si svolge con il mio computer portatile.
Mia figlia sembra essere soddisfatta della personalità del giovane con cui ha il colloquio, in privato. In privato, perché dopo che abbiamo fatto vedere che noi genitori siamo lì e approviamo il colloquio, dobbiamo uscire dalla stanza.
La cosa non ha avuto seguito, ma è stata una bella giornata e una bella esperienza.
In serata mia figlia maggiore mi fa: <<Ho detto a mia sorella: "Ma ti rendi conto che senza mamma tutto questo non ci sarebbe stato?!". Ha replicato: "E chi glielo ha chiesto?">>
Le soddisfazioni della vita.

Novembre 2020. Finalmente ho fissato l'appuntamento con la nutrizionista per mia figlia maggiore che me lo chiedeva da tempo. Dato che c'ero, fisso l'appuntamento anche per me.
Mentre parla di noi alla nutrizionista, mia figlia fa: <<Mia mamma è molto intelligente.>>
Cuore di mamma.