Un casa umano
Ciao. Sto andando a vedere una casa per comperarla. Vieni con me? ‐Sì. Ho tempo‐. Dai allora salta su. ‐Ok, ma così senza portare niente?‐. Abbiamo la grana, gli occhi ed i gusti. Non bastano? ‐Mah. Fidarsi è bene, però non farlo talvolta è più conveniente. L'occhio lo s'inganna facile. Il tempo un po' meno‐. Cosa intendi? ‐Non so per dire io di mio mi porterei, ad esempio, almeno un trapano con punta da quattro per muri, dello stucco ed una biglia di metallo piccola seppure abbastanza pesante‐. Stupefacente. E per fare che? ‐Be' ovvio. Se voglio conoscere la robustezza globale, il laterizio interno e quanto cemento è stato effettivamente usato nell'intonaco grosso e fine d'una parete, la devo provare a bucare. Che dopo osservando la punta e come e quanto si sporca già ho delle risposte, tipo s'è blocco o bimattone il laterizio ed a che profondità sta e. E che studiando il buco si può osservare s'è venuto regolare o se si sono slabbrate le malte intorno e questo ci dirà, rispetto all'ampiezza o alla profondità dello slabbramento, quanto cemento era stato appunto messo nella malta e. Ed è importante sapere quanto cemento è stato usato nel costruire una casa‐. Incredibile e. E lo stucco e la biglia? ‐Ah facile. Con lo stucco naturalmente chiudi il buco del trapano e basta e la biglia. La biglia invece ti scivolerà accidentalmente di tasca in bagno, sulle mattonelle, nel frattempo il tipo decanta le loro lodi di fatte a mano una per una nel forno, svezzato e nutrito a legna di rovere, della nonna vergine dell'artigiano vegano e. E se si scheggiano al contrario sono quelle della sua mutua‐.