Un sogno tenace

‐ Vuoi dire che sono un sogno?
‐ Sì, è così, sei un mio sogno.
‐ Quindi non esisto?
‐ Esisti in questo sogno, se questa si può chiamare esistenza.
‐ Ma io provo dei sentimenti, ti amo come non ho mai amato nessun altro, lo sento qui nel profondo del cuore, è un sentimento così struggente, come è possibile tutto questo ad un sogno?
‐ Non sei tu che mi ami, sono io che amo te, o meglio amo la donna che tu rappresenti, ed il mio amore per te si rispecchia nel tuo per me.
‐ Come fai a sapere che non sono io che stò sognando te?
‐ Mi è successo altre volte in altri sogni, domani mi sveglierò e sarò io non tu ad esistere.
‐ Vuol dire che quando ti sveglierai io non esisterò più?
‐ Esatto.
‐ Morirò?
‐ Non è corretto, in realtà non sei mai nata, quindi non puoi morire.
‐ Ma che ne sarà dei miei ricordi, della mia infanzia, dei miei affetti, gli amici, i posti che ho visto? Andrà tutto perduto?
‐ Quei ricordi, gli amici e tutto il resto sono i miei ricordi o al più mie fantasie, sogni. Forse riorneranno in altri sogni, o forse scompariranno per sempre appena aprirò gli occhi.
‐ Non ti ricorderai neanchè più di me? Del nostro amore, dei nostri progetti per il futuro, di tutte le cose fatte insieme?
‐ Tu sei parte dei miei pensieri e dei miei ricordi, sei una combinazioni delle mie paure e dei miei desideri, delle mie fantasie, dall'infanzia ad oggi. Tu non morirai mai finchè io sarò vivo.
‐ Allora baciami adesso, io chiuderò gli occhi, e aprili tu prima che lo faccia io, voglio andarmene tra le tue braccia.

Una lacrima le rigò la guancia.