Viandante da UmaniPerCaso
Anche tu te ne andrai, viandante che usmi profumi di stessa mia terra.
Che bevi acqua di fonte che in me filtro e per te purifico: "l'osmosi che brami, a cui il tuo spirito anela".
Vado là, in luoghi all'umano preclusi: io, novello Icaro, apro il tuo volo, per te immolo le ali.
Anche tu te ne andrai, viandante che solchi i miei passi:
"il tuo umano bisogno annienta l'anelito che sospinge lo spirito".
‐Sarà troppo forte il colore del tuo Tempo che non saprai sorreggerlo: sceglierai di combatterlo‐
Anche tu te ne andrai, viandante che cammini il mio Tempo.
Non vorrai sprofondare il tuo passo nel mio solco profondo, vorrai orme perenni su sabbie effimere da effimeri venti carezzati. Solo tue. Senza unione di Terra e Cielo a te avvolgenti.
Anche tu te ne andrai, viandante del mio percorso
‐Vorrai imbrigliare i miei profumi
‐essere osmosi della mia fonte ‐indossare le mie ali di cera,
‐essere il seme nel solco dei miei passi.
Te ne andrai, mi incatenerai, mi ucciderai, mi spanderai ceneri al vento, perché non vorrai camminare, usmare, volare, visitare i luoghi della Essenza.
L'Essenza. Non è la mia, è la tua.
Quando te ne andrai, non lascerai me, non incatenerai me, non salterai i miei solchi. Abbandonerai te.
Lo so, anche tu te ne andrai...