VIANDANTI

Domenica d'agosto come non ne vedevo da qualche anno. Il deserto sotto casa mia. E' probabile che effettivamente ci sia quest'anno un incremento delle persone che sono andate e andranno in ferie. Speriamo che sia un vero segno di ripresa. La pasticceria è aperta, ma sta sempre aperta fino a ferragosto perchè ferragosto è una occasione per vendere. Come al solito chiuderà dopo. La farmacia quest'anno non chiude, e si sa che alla mia età, questa è una buona notizia. Guardo i margini della strada sotto casa: quanti posteggi vuoti! Se penso alle maledizioni degli automobilisti durante l'anno che di solito devono fare il giro dell'isolato per mezz'ora prima di poter sistemare l'auto! Sì, devo convenire che quest'anno tanta gente è partita per le ferie. Poi, nel silenzio innaturale di questa domenica d'agosto, mi colpisce un cigolio di trolley. Sono stranieri, trolley in una mano e borsone nell'altra mano, zainetti sulle spalle: sono stranieri che stanno arrivando e camminano svelti con la fretta di raggiungere una meta, con la sicurezza di chi sa dove andare, dove forse qualcuno attende proprio loro. Non camminano uno accanto all'altro, ma uno dietro l'altro, quasi ad inseguirsi, non si guardano attorno, lo sguardo fisso di fronte a loro, e magari un'occhiata indietro verso gli altri. Sono uomini, donne, ragazzini. Mi colpisce il contrasto fra chi ha lasciato la sua casa sicura, il suo lavoro retribuito, i suoi agi abituali per andare a trascorrere qualche giorno di relax e divertimento, e questi "viandanti" che arrivano con la speranza di trovare una casa sicura, un lavoro retribuito, un futuro che un giorno permetterà loro di trascorrere qualche giorno di relax e divertimento. Ecco, il passaggio sotto casa mia di queste persone, riempie tanto bene il vuoto di questa domenica d'agosto, e spinge la mia fantasia verso un sogno di buona convivenza che probabilmente è e rimarrà solo un'utopia, ma che fa tanto bene al cuore.