su "Le Maree delle Sizigie"
[...] All’interno delle pagine di questo libro sono racchiusi i contorni di un mondo piccolo e grande, un ristretto ma ben costruito universo narrativo fatto di storie personali e individuali che si intrecciano con grandi dinamiche internazionali, e ad esse si fondono e si confondono.
L’autore traccia un panorama fatto di pochi ma interessanti personaggi con le loro storie intime, i loro dolori, le loro piccole e grandi esperienze di vita e di sofferenza, che si confrontano con le motivazioni e le spiegazioni di più grandi ed importanti fatti della Storia, con le vicende di quei grandi personaggi che sono stati protagonisti del passato del mondo occidentale e che ancora oggi ricordiamo.
Lo stesso accade per lo spazio temporale e geografico che sta sullo sfondo di queste vicende, che è piccolo e grande insieme. Lo spazio fisico è costituito, da una parte, da questa piccola ma importante città, Gaeta, con tutto il suo territorio chiuso tra terra e mare, quello che si rivolge a Fondi da una parte e al Garigliano dall’altra - per citare alcuni luoghi presenti nel testo - e che nel suo panorama, sebbene fisicamente piccolo, nasconde e raccoglie ancora oggi i segni delle tante epoche millenarie che ha attraversato, lasciando ad esse una traccia ben definita della sua esistenza ed importanza.
Dall’altra parte, lo spazio geografico più grande, che attraverso la Spagna arriva in Italia, corre lungo le coste del Tirreno e arriva a Messina, fino a sbarcare nel Mediterraneo Orientale e concentrarsi a Lepanto, così come ha fatto la Storia che ha scelto questo porto come sede dello scontro epocale tra due mondi, Cristiano e Musulmano, che qui si sono affrontati quella mattina del 7 ottobre 1571.
I brevi capitoletti di questo libro corrono parallelamente a questi orizzonti, partono dalla storia individuale di due uomini le cui motivazioni di guerra si intrecciano, tra grandi ideali e sofferenze personali. e giungono a raccontare l’esito di dinamiche sociali, culturali e religiose che nel XVI secolo opposero le ragioni della Lega Santa da una parte ,e la volontà di affermazione del mondo musulmano dall’altra.
Il lettore è condotto attraverso questi grandi eventi dallo sguardo che su essi pongono gli occhi di Diego, “giovane venticinquenne, altezza media, fisico robusto, occhi e capelli neri”, che porta dentro il desiderio di arruolarsi, di partecipare ai grandi eventi del suo tempo, forte della sua giovane età e del suo entusiasmo, ma ancora di più spinto dal desiderio di dimenticare un dolore grande a cui la vita l’ha sottoposto; e quelli di Giovanni, uomo più vissuto e maturo che ha vissuto in prima persona gli effetti dell’odio tra i popoli che, ieri come oggi, travolge le vite della gente più comune come la sua che viene sacrificata all’interno di quelle vicende che ruotano intorno alla storia di Giulia Gonzaga e del massacro di Sperlonga da parte dei Mori [...]
[Brano estratto dalla Prefazione]
Le Maree delle Sizigie
Ali Ribelli Edizioni
192 pagine