su "1Q84"
Aomame e Tengo si pensano da venti anni, ma non lo sanno. Le loro strade continuano a correre parallele fino a quando, nel loro mondo, qualcosa non cambia. Il cambiamento è talmente evidente che c’è la sensazione di essere in una sorta di anno parallelo: è così che il 1984 diventa un anno incognito, un 1Q84. L’anno del Grande Fratello diventa, per i personaggi di “1Q84” di Haruki Murakami, l’anno delle piccole persone: dei Little People, che non è dato conoscere fino in fondo, ma che hanno trovato il modo di collegarsi al nostro mondo tramite la perceiver Fukaero. Galeotto fu un romanzo: Fukaero e Tengo entrano in contatto perché lei ha raccontato la storia della sua Comunità e l’arrivo dei Little People e lui l’ha trasformata, su commissione, in un romanzo best-seller. Il punto è che quello che è stato descritto nel romanzo inizia a mescolarsi alla vita reale. Non è dato sapere dove inizi uno e dove finisca l’altro. In questi primi due libri dell’imponente romanzo di Murakami Haruki, ritroviamo il suo stile inconfondibile ed etereo, anche se a tratti, forse per necessità narrative, può sembrare ripetitivo perché richiama spesso gli accadimenti dei capitoli prima, facendo pensare a quando le fiction in più puntate iniziano con il riassunto della precedente. Ciononostante il romanzo scorre, alternando la storia di Tengo a quella di Aomame, il reale al surreale, restituendoci la speranza che anche l’impensabile può accadere. Se questa storia fosse un colore, avrebbe un alone verdolino come quello della sua luna.
1Q84
Einaudi
722 pagine
8806226223