su "C'è da giurare che siamo veri..."
Avere una voce “che non si curva” ed un tempo, dove costruire e fissare le basi del nostro crescere, impegnandosi, “ fra sole e pioggia, fino alla sera di oggi”, lottando contro il “demone“ che esulta e denuda, provocando e facendo di tutto per voler convincere di essere falliti. Preghiere, pensieri, spirito di salvezza, quello che guida questo giovane poeta. Un percorso umanistico, pronto a scommettere ed a svegliare una realtà dormiente, mobilitandola a “tornare ad un valore tradizionale”. Uno scavare, nei meandri impolverati ed impauriti, troppo impoveriti dai “mutamenti involontari” di un male che “sovraccarica di banalità, d’indifferenza, di riciclate voglie senza senso”. Vincenzo Calò, stringe a sé la fiamma di una amara verità, d’approfondita consapevolezza di ciò che attanaglia; conferme di fantasmi e i vuoti perbenismi, che affliggono la comunità, “ridotta in percentuali” ed in “delicati equilibri”. Schivo e diretto, pungente, “nel ruolo di un eroe” che sa far vibrare il foglio di poesia. Pagine di vita attuale, scorrono ed arrivano, mostrando la vergogna, il caos, la solitudine, con linguaggio finalizzato a una reazione. Una rivoluzione di immagini, di “modus vivendi”, di ragioni, di pesi e misure, di sospiri e complicanze generate dalla disinformazione e dalla manipolazione di chi spera, che uniformando il singolo alla massa, possa vedere aumentato il proprio potere. Un proclama di ribellione alla modernità, proiettato in un ritorno all’”innocenza”. Vincenzo Calò, diventa portavoce di una missione, che vuole scaldare i cuori, trovando la vera forza nella semplicità, nella dignità, nell’attesa, nell’onestà soggettiva, percorrendo laboriosamente un viaggio dentro, al centro dell’ “io”. Un trovare risposta all’interrogativo “ma come si fa?”, è così possibile; capendo che la bellezza, sta non nella forma, ma nel contenuto. Sfumature e confronti, arricchiscono, senza avere la pretesa di cambiare nessuno, ma semplicemente la volontà di migliorare la cosa più importante; che fa battere le nostre scelte di fede e positività, di sogni realizzabili. Ponti gettati, esponendosi così alla Vita, curando le ferite, “tra sospiri d’amore, tra rosso e nero”, per ricominciare, non più schiavi impossessati, ma Anime libere di “camminare bene”, senza farsi influenzare, ma ascoltando solo quell’aroma inconfondibile, che rende veramente “folle”, ognuno di noi.
C'è da giurare che siamo veri...
Gruppo Albatros Il Filo
58 pagine
8856750759