su "Tesori nascosti a Gaeta"
Ci voleva proprio! ce ne fossero libri così da sbattere in faccia ai distratti, agli indifferenti, agli incompetenti (che poi qualcuno di questi occupa anche posti in cui dovrebbe saperne un po' di più...)! Addirittura banale, quindi, fare (solo) i complimenti all'autore di Tesori nascosti a Gaeta: Jason R. Forbus è da molto tempo un accorto esploratore – e, si direbbe, un cantore appassionato, con le corde che gli sono congeniali, quelle della scrittura, narrativa soprattutto – di cose belle che non vedono il sole. Dirgli bravo oggi è soltanto un acconto di quello che gli si augura (a lui e al suo prezioso lavoro): scuotere animi e coscienze, invitare alla conoscenza, alla scoperta, al recupero e – perché no? – all'utilizzo socio-culturale di un patrimonio lasciato da secoli alla cura (non sempre benigna) di madre natura. Chissà però se l'uomo sarebbe in grado – ora, dopo secoli di abbandono - di rimettere ordine e permettere al viandante curioso, allo studioso, all'ignaro abitante di questo "museo a cielo aperto" che è Gaeta (lo si ripete spesso, spesso a chiacchiere), di tornare a godere dei suoi beni, dei "tesori nascosti" che Jason R. Forbus ha così ben documentato. Questo volume è uno dei più belli pubblicati dalla sua etichetta editoriale “Ali ribelli”, essendo ricco peraltro di suggestive illustrazioni (molte sono foto scattate per l’occasione anche con l’aiuto del drone, oggi indispensabile per certe documentazioni) e corredato pure da alcune piccole poesie – poiché l’autore non dimentica di essersi cimentato anche nell’espressione poetica – alle quali è forse affidato il compito di alleggerire un po’ il tono della presentazione storica e artistica dei monumenti raccontati, peraltro con tono sempre discorsivo anche quando si offrono contenuti di notevole livello scientifico
Tesori nascosti a Gaeta
Ali Ribelli Edizioni
80 pagine
9788833463759