su "L'ombra dello scorpione"
Cosa manca in questo libro?Assolutamente niente. Dopo anni di oblio dalla lettura dei racconti di Stephen King, divorati alle medie e superiori, questo simpatico "mattone" mi incuriosiva. L'avevo comprato anni fa e tenuto da parte sulla mia libreria per una buona occasione. Ho dovuto togliere ragnatele e polvere, ma ne è valsa la pena.
La storia era stata già pubblicata nel 1978, io ho quella stampata nel 1988, edizione integrale.
Hanno pure girato una serie televisiva in quattro puntate che fortunatamente non ho visto.
Leggerlo sarebbe stato quindi tutta una scoperta. Mi incuriosiva la copertina con lo scorpione rosso (l'edizione che ho io) e questa malattia, Captain Trips che poteva sterminare l'umanità. Proprio come un tempo, una volta iniziato a leggerlo è partito il "mio" film nella mia testa.
Ero uno spettatore onnipresente e invisibile delle vicende dei personaggi, tifavo per i buoni e vedevo che gli capitava sempre qualcosa di peggio, ero con i cattivi e sapevo che erano più furbi e quasi sempre un passo avanti.
La gente nel libro aveva il raffreddore, io avevo lo stesso nella vita reale. Così il simpatico "mattone" mi è scivolato, pagina dopo pagina, sotto gli occhi.
Se vi interessano quindi storie post-apocalittiche, scontri tra il Bene e il Male senza esclusione di colpi, personaggi di cui avrete nostalgia alla fine del libro, questo non vi deluderà. Buona lettura.
L'ombra dello scorpione
Bompiani
136 pagine
8845246000