su "Stringimi prima che arrivi la notte"
Da leggere tutto d’un fiato il romanzo del giovanissimo Claudio Volpe, così da avere la sensazione di custodire il mondo in un unico grande abbraccio e di lenirne le ferite profonde. Il mondo dove albergano dolori e mancanze come quelli di Delia – donna sterile e moglie tradita –, di Annuska – bambina abusata, madre privata, amante abbandonata -, di Alice – ragazza sola, figlia invisibile -, di Raimondo – uomo, marito, padre a metà. Il mondo dove persistono guerre atroci, violenze sempre declinate al femminile, pedofilia, strapotere del denaro, discriminazioni, povertà.
È la storia di una famiglia incapace di dialogare, di condividere e che sceglie di colmare il vuoto come meglio crede, come meglio può: una madre che si vota alla professione di medico fino a compiere una missione umanitaria in Afghanistan; un marito che si aggrappa alla fede in Dio e alla sua amante; una figlia adottiva che si ammala di anoressia. E sarà proprio quest’ultima – una giovane ventenne di soli 35 chili, un “mucchietto di ossicini tremolanti, inutili, insulsi” (p. 8) a indicare la strada da seguire, quella che conduce alla felicità, e all’umana comprensione. Perché, come dice Alice, “la verità, padre mio, è che esiste un modo solo per pregare e rendere grazie a tutti gli dei dell’universo e a tutti gli uomini che calpestano questo mondo ed è amare. Amare anche quando sembra inutile, anche quando appare stupido, peccato del demonio o atto deleterio. Amare anche quando fa male, quando prosciuga e sfinisce, quando ammazza o punisce, anche se l’amore stesso non esistesse e un paradiso non esistesse e gli esseri umani fossero solo animali poco più evoluti delle scimmie” (p. 316).
Un romanzo che ci invita a riflettere su numerose tematiche di grande attualità e sulla complessità dell’essere umano. Un romanzo pieno di speranza, di vita, di luce, di sole, proprio come evoca quel pranzo sulla spiaggia di Palermo dove – sedute intorno a un tavolo – si ritrovano cinque persone profondamente diverse che “anche senza saperlo hanno dovuto imparare a credere a un amore così intenso che non può neanche essere nominato perché per farlo bisognerebbe scomodare qualche Dio e farsi prestare le parole da lui” (p. 319).
Stringimi prima che arrivi la notte
Edizioni Anordest
320 pagine
8896742765