su "Rossetto vermiglio sul volto della luna"

Da una terra ricca di vigneti, ulivi, gelsi, bagnata dal fiume Tammaro, zampilla l'inchiostro di Antonietta Fragnito. Già dai primi versi me la immagino passeggiare, lungo il centro storico di un paese arroccato, dominando con lo sguardo la ricchezza dell'adiacente valle.

"Mi riconosco
nell'etica del fiore.
Bacio la terra che mi è pane,
attecchisco di granulo in granulo."

E di tutta questa ricchezza, accumulata dal suo spirito, si può leggere in "Rossetto vermiglio sul volto della luna", un breve ma intenso libro di poesie che raccontano di una donna garbata, dal profumo di disordine, affacciata al balcone della solitudine.

"Non chino il capo,
cerco gli occhi del cielo,
il bacio del sole."

La Fragnito, in questa sua prima pubblicazione, dona al lettore immagini suggestive dalle sfumature tenui ma mai fuori quadro. Dotata di una padronanza di linguaggio tanto invidiabile quanto pacata, ripercorre la propria vita a ritroso ma 'con lo sguardo dritto e aperto nel futuro' (cit. Pierangelo Bertoli), una commistione tra epoche da far apparire, a tratti, il presente come surreale. La semplicità con la quale declama, e si declama, non rasenta mai il banale, così come fa la sua terra la Fragnito riesce a mantenere fertile la propria apertura mentale dimostrando di avere raggiunto un rapporto sereno con la mancanza di un qualcuno, più che di un qualcosa, spesso evocato con grande delicatezza. La delicatezza di chi, prima di qualsiasi altra cosa possa saper fare, sa amare.

"Vorrei incontrare il tuo sguardo,
ma è tardi.
Hai abbassato le palpebre."

Rossetto vermiglio sul volto della luna

di Antonietta Fragnito

Libro "Rossetto vermiglio sul volto della luna" di Antonietta Fragnito
  • Casa Editrice
    Pluriversum
  • Dettagli
    72 pagine
  • ISBN
    8885751113