su "La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo"
"Dove ci siamo già visti?" Capita di incontrare qualcuno che ci sembra di conoscere da sempre. Nel caso di Henry e Clare la domanda invece è: "Quando ci siamo già incontrati?". Henry infatti ha la facoltà di viaggiare avanti e indietro nel tempo, ma non la può controllare: stai parlando con lui di qualcosa di importante ed ecco che puf, sparisce. Per questo, quando Clare lo incontra la prima volta nell'età adulta in realtà lo conosce già: lo ha già incontrato durante la sua infanzia, ma è dura da spiegare, e soprattutto è dura da credere.
All'amore di Henry e Clare si chiede di affrontare tutte le prove richieste dal caso: come gestire una realtà in cui il prima e il dopo si confondono? Come poter contare su un uomo che di colpo se ne va? E soprattutto, quanto attenderlo? Il libro si sviluppa come un diario, in diversi luoghi, in diversi tempi, con diverse consapevolezze, ma per come è strutturato narrativamente non si fa fatica a stargli dietro. L'elemento che fa innamorare di questa storia è l'idea che possa esistere un amore che va oltre il tempo e oltre gli schemi mentali, e che, nonostante tutto, rimanga unico e imparagonabile.
Un romanzo straordinario, che nel 2009 è diventato un film degno quasi alla pari, "Un amore all'improvviso".
"Ho aspettato così a lungo questo momento, ora eccolo qua e ho paura" (Audrey Niffenegger)
La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo
Mondadori
503 pagine
8804583592