su "Il maestro e Margherita"
Eugenio Montale, in una critica a questo romanzo, lo ha definito «un miracolo che ognuno deve salutare con commozione». E in effetti lo è.
Il Maestro e Margherita è una storia nella storia: due trame parallele che si accavallano nella narrazione. Una è ambientata nella Mosca staliniana degli anni '30 e una nella Gerusalemme al tempo di Gesù.
Entrambe le vicende si svolgono nell'arco di pochi giorni e si concludono di domenica. C'è un punto di possibile contatto tra le due, ma resta in dubbio: infatti, la storia a Gerusalemme comincia il 14 del mese di Nisan, il primo mese dopo la fuga dall'Egitto (che corrisponde al bimestre marzo-aprile) nel periodo della Pesach (Pasqua Ebraica); mentre la storia a Mosca si svolge interamente a maggio durante il periodo di plenilunio. Tuttavia, che la seconda storia si concluda la Domenica di Pasqua non è dichiarato dall'autore: l'unico accenno alla Pasqua si trova nell'epilogo, quando si racconta dell'inquietudine che pervade l'animo di uno dei protagonisti ogni anno nei giorni del plenilunio di primavera..
Il romanzo è diviso in due libri: nel primo si racconta di come in una Mosca mal governata, arriva Satana nei panni di un individuo esperto di magia nera,Woland; parallelamente a ciò si sviluppa la seconda storia, ambientata a Gerusalemme, al tempo del procuratore romano Ponzio Pilato. Dapprima Woland racconta a Berlioz (entrambi i personaggi sono anche presenti a Mosca negli anni '30) di essere stato presente al processo di Gesù; poi, prosegue riportando direttamente alcune pagine del perduto romanzo del Maestro che si soffermano su ciò che accadde a Pilato nei giorni successivi al processo e la morte dello stesso Gesù.
Nel secondo libro uscirà la figura di Margherita (identificata per alcuni aspetti come la moglie dello scrittore), una donna benestante che per ritrovare il suo amante perduto, uno scrittore deluso (il Maestro appunto) non esita a lasciare la sua confortevole vita borghese per vendere la sua anima a Satana, diventare una strega e partecipare come regina ad un gran Ballo di Satana, di cui la spettacolare descrizione di un turbinio di ballerine, musiche, animali e fiumi di folla .
É un libro difficile da riassumere in poche righe perchè la trama è molto articolata e quasi fino a metà lettura ci si sente spaesati. Definito eretico (infatti è stato pubblicato dopo 27 anni dalla morte dell'autore, rinchiuso per lo stesso motivo in manicomio), allo stesso tempo è semplicemente geniale, surreale, grottesco e attuale nei temi. Ogni lettore ne rimarrà entusiasta.
Il maestro e Margherita
Newton Compton
352 pagine
885411927X