su "E disse"
In "E disse" Erri De Luca narra e spiega uno dei principali episodi della storia ebraica attinente alle vicende vissute da Mosè.
Nel romanzo vengono infatti descritte la fatica, la sofferenza e al contempo la forza di un uomo che è stato incaricato da Dio di guidare un intero popolo verso la fuga. "E disse" è l'espressione, il verbo potremmo dire, col quale Dio detta e manifesta la sua volontà, volontà che ha il potere di fare e disfare ogni cosa. Con questo romanzo, Erri De Luca, si conferma nuovamente come autore di sterminata cultura e sensibilità, nonché come autore in grado di attualizzare in maniera impeccabile i personaggi del proprio racconto. Quegli stessi personaggi che egli piega ad un progetto più grande e preciso, quello di disseminare nel presente valori immortali e basilare per l'umanità quali la libertà dell'essere umano. Per comprendere la grazia che caratterizza la scrittura di questo strepitoso autore italiano si legga il passo di seguito riportato, tratto proprio dal romanzo "E disse":
"Lo raccolsero sfinito sui bordi dell'accampamento. Da molti giorni disperavano di vederlo tornare. Si preparavano a smontare le tende, inutile cercarlo dove lui solo osava andare. Contava di farcela in un paio di giorni. Era allenato, rapido, il migliore a salire. Il piede umano è una macchina che vuole spingere in su. In lui la vocazione si era specializzata, dalla pianta del piede era risalita al resto del corpo. Era diventato uno scalatore, unico nel suo tempo. Qualche volta si era perfino arrampicato scalzo".
E disse
Feltrinelli
89 pagine
8807018438