su "Il viaggiatore"
L'inizio è "piuttosto" tranquillo. Germania: un viaggiatore bloccato in autostrada da una forte nevicata, scende dalla propria auto e uccide le persone che occupano le altre vetture, per poi sparire nel nulla. Incredibilmente è un protagonista collaterale, che ricompare con la propria furia più volte nel libro, mentre il vero perno della storia sono cinque amiche. Ancora adolescenti, si ritrovano con un quantitativo enorme di droga rubata ed iniziano un viaggio non privo di pericoli. Vediamo la vicenda attraverso gli occhi dei protagonisti; sentiremo i loro pensieri, conosceremo i loro progetti e vedremo le cose dal loro punto di vista più che giustificato. Passando da una testa all'altra, ogni capitolo è un cambio di pelle. Conosceremo la vita del viaggiatore e il perché uccida a sangue freddo, faremo compagnia alle ragazze nella loro fuga e scopriremo molto sul passato dello zio di una delle ragazze.
Una volta entrati nel libro, difficilmente riuscirete a scappare dal suo fascino, ricco di anticipazioni e false speranze.
Mi piace la struttura del libro: i capitoli sono chiamati col nome del protagonista di turno e sembra quasi che siamo noi a vivere le scelte nella storia, giuste o sbagliate che siano. Siamo anche noi quindi dei viaggiatori?
Il viaggiatore
Fazi
589 pagine
8864115080