su "La strada verso casa "
L'Italia del boom economico vissuta da un bambino, raccontata da adulto.
"La strada verso casa", il nuovo libro di Fabio Volo, rapisce il lettore per la semplicità con cui si assiste e ci si addentra nelle vicende di una famiglia, che incarna il nucleo medio italiano cresciuto negli anni '80: benessere, fiducia e sicurezza nel futuro. Ideali che mancano alle nuove generazioni, caratterizzate da crisi sociali, economiche, personali. Lo scrittore racconta una vita semplice, contraddistinta da routine e piccoli regali inaspettati come il dolce della domenica. Frammenti che si ricompongono nella mente del protagonista, Marco, quarantenne italiano emigrato da molto tempo per scardinare le ancore che lo legavano ai suoi cari. Un attuale lupo della steppa che corre in solitudine per le più diverse strade e verità, senza sosta, quasi a voler dimostrare che "chi si ferma è perduto".
Ma da cosa si scappa? Ci si riesce realmente? E sopratutto, se si dovesse tornare? Domande che prendono vita quando Marco riceve una telefonata inaspettata e preoccupante che lo riporta alle sue origini. Il padre è malato, la diagnosi non è chiara ma la certezza dello stato cagionevole, trasportano il protagonista e il fratello maggiore Andrea, in un viaggio temporale unico ed irripetibile.
Gli anni trascorsi riprendono forma e colore, i ricordi celati condivisi, le incomprensioni superate. I genitori divengono persone, spogliati dai sogni e credenze infantili, assumono nuovi ruoli e svelano scomode verità.
Un percorso personale che diviene un gioco delle parti quando i due fratelli si confrontano, discutono e cercano insieme di ricominciare. Perché a volte basta aver qualcuno accanto "a cui poter dire che sono felice".
La strada verso casa
Mondadori
315 pagine
8804633573