su "È tutta vita "
La vita è fatta di momenti. Fabio Volo in ogni libro ne descrive frammenti, particolarità ed evoluzioni sviscerando le situazioni e narrando la quotidianità, nella sua semplicità.
"È tutta la vita", il suo ultimo romanzo, è una lettura piacevole che porta il lettore a confrontarsi con se stesso, e non solo. Cosa succede quando la famiglia si allarga e da due si diviene tre? Questa sembra essere la domanda alla base del libro, che trova la risposta nell'incipit: "Per una coppia felice nulla è più pericoloso di un figlio". In realtà il nuovo best seller, parte proprio dalla coppia ed esplora l'evoluzione dell’amore nella vita di tutti i giorni: il primo incontro, il primo appuntamento, l'attrazione e il cammino che si compie insieme. Tra alti e bassi. Un amore semplice e complicato al tempo stess, come tutti i rapporti che risentono del tempo, responsabilità e convivenza. È facile perdere la poesia, più difficile ritrovarla, ricordare cosa ci ha colpito e fatto innamorare.
Il protagonista di questa nuova avventura firmata Volo è Nicola, simpatico quarantenne che come in un diario descrive le sue insicurezze, dubbi e gioie verso la paternità. Perché, come ha detto un suo amico, "La tua vita di prima scordatela. Quello che vuoi tu non è più una priorità".
Il romanzo ha inizio con un viaggio a Berlino, che sarà anche la prima volta che il neo papà si allontanerà dalla compagna e dal pargolo. Tra senso di colpa e libertà, ripercorrerà gli ultimi cinque anni e riavvolgerà la trama della love story con Sofia. Questo gli permetterà anche di capire sottili differenze generazionali, come il fatto che che "mio padre non cucinava, non lavava, non sparecchiava, non caricava la lavastoviglie".
Santa verità che esisteva in un passato in cui il rapporto genitori-figli era diverso e ci ha portato alla nostra realtà: condivisione dei ruoli e delle responsabilità.
Perché se è vero che crescere dei figli è il lavoro più duro e non retribuito, va anche considerato che lo stesso protagonista - ricordando il suo bimbo - pensa: "Mi piaceva annusarlo: la testa, il collo, il respiro che usciva dalla bocca".
Il giro di boa implica dei cambiamenti con se stessi e nella coppia. Sofia, durante una discussione accusa Nicola: "È come se ci fossero due vite, questa e quella immaginata che sta nella tua testa. Sei qui ma sei altrove, come se fossi sempre davanti all’uscita d’emergenza".
Parole semplici in cui ognuno può ritrovarsi. Il prima ed il dopo. Tempus fugit.
Un libro piacevole, un metaromanzo in cui la narrazione assume come proprio oggetto l'atto stesso del raccontare, così da sviluppare un romanzo nel romanzo.
L'autore inserisce proprie considerazioni ed osservazioni, creando un dialogo continuo con il lettore.
Semplicità, quotidianità ed un buon stile sono gli elementi cardine di questo romanzo.
È tutta vita
Mondadori
234 pagine
8804658223