su "L'attendente del diavolo: Kappler e l'obiettore"
Mi chiamo Francesco Buscemi, insegno Storia dei media e Sceneggiatura all'Università Cattolica e ho già pubblicato libri di saggistica e racconti inseriti in antologie.
Ho appena finito di scrivere un libro che mescola realtà e finzione. Parla della prigionia 'soft' di Kappler e Reder nel carcere di Gaeta e del rapporto che i due ex nazisti ebbero con gli obiettori di coscienza che erano lì con loro. Ho intervistato 3 ex obiettori che mi hanno raccontato particolari davvero interessanti. Ho consultato archivi e fonti. Volevo farne un libro storico, ma poi è nata una parte di finzione che mi è sembrata funzionale al racconto ed è diventata preponderante.
Sinossi
La storia mescola finzione e fatti realmente accaduti che ho conosciuto grazie a interviste e analisi di fonti storiche primarie e secondarie per il mio lavoro di ricercatore universitario. Gli obiettori di coscienza al servizio militare in Italia fino al febbraio 1973 pagavano con il carcere la loro scelta pacifista. I molti (tutti quelli che non erano in attesa di giudizio) che erano destinati al carcere militare di Gaeta, in più, si trovavano a pochi metri dalle celle (in realtà appartamenti non chiusi a chiave) occupate da due ex nazisti, Herbert Kappler e Walter Reder, che scontavano lì l'ergastolo. I Testimoni di Geova venivano utilizzati come attendenti dei due nazisti, per la loro acritica remissione nei confronti della politica, al contrario di quello che succedeva con gli obiettori cattolici o di sinistra, che rifiutavano questa assurda mansione.
Sergio è un ragazzo che arriva come Testimone di Geova a Gaeta e che ha modo di conoscere direttamente Kappler. Tra i due si sviluppa un rapporto ambiguo. Il tedesco cerca di attirarlo a sé, Sergio sembra cedere ma poi riesce sempre a mantenere una propria autonomia. I due condividono la passione per la musica lirica e Sergio, cantante alle prime armi, fa ascoltare all'ex nazista un nastro del Trovatore, opera che sta provando a Milano tra una detenzione e l'altra e che diventa la preferita di Kappler e della fidanzata Anneliese, che lo va a trovare spesso a Gaeta.
Sergio assiste in prima persona agli innumerevoli privilegi di cui godono Kappler e Reder a Gaeta, e alle pressioni di due avvocati che cercano di migliorare l'immagine dei due nazisti per favorire la grazia, che però il governo italiano continua a rifiutare. Quando Kappler si sposa, Sergio e un altro obiettore vengono chiamati persino per dare una mano nell'organizzazione della cerimonia.
La confidenza tra i due va avanti, fino all'epilogo: Sergio ha finto la conversione ai Testimoni solo per poter conoscere Kappler da vicino. Avrebbe fatto l'obiettore come politico. Nell'ultimo incontro, dice a Kappler che quell'aria che tanto emoziona lui e la moglie è in realtà cantata da Nicola Ugo Stame, una delle vittime innocenti delle Fosse Ardeatine trucidate da Kappler. Ha così portato a termine la sua missione, di cui sua madre, partigiana morta da poco, sarebbe stata orgogliosa.
Il libro si sviluppa su tre piani: la narrazione in terza persona di quello che succede a Sergio; il resoconto dei fatti realmente accaduti (l'intervista di Biagi a Kappler, le visite di Pannella e Andreotti agli obiettori in carcere, il dibattito in Parlamento sui privilegi che Kappler e Reder avevano a Gaeta), e la parte in cui l'autore racconta di come si sia informato su questa storia grazie a interviste, visite a Gaeta e altro.
Spero vi interessi.
L'attendente del diavolo: Kappler e l'obiettore
Capponi Editore
263 pagine
9791256380145