su "Momenti di trascurabile felicità"
Momenti di trascurabile felicità. Il titolo dice già tutto, ma il libro è molto di più.
C'è dentro quel senso di felicità dato dalla quotidianità con le sue piccole e grandi cose. Le consuetudini sulle quali quasi mai ci soffermiamo a pensare, ma che posseggono un forte valore espressivo ed emozionale.
Sono 134 pagine di leggerezza, di racconto, di vere e proprie risate, di riflessioni. Francesco Piccolo ha l'abilità del grande osservatore, perché ha la capacità di bloccare la frenesia e il caos della vita moderna, affacciarsi al suo balcone e sguazzare come un pesce innamorato nel mare dell'essere umano di tutti i giorni.
Ogni lettore si ritroverà tra queste righe, a tutti scapperà un bel sorriso mentre leggerà che per Piccolo, la felicità è anche "Quando si alza la barra del telepass, che ho paura che stavolta non si alzi", oppure "Quando quello che ti ha chiesto di conservargli il posto, finalmente arriva. E puoi dimostrare a tutti quelli intorno che era vero".
Un libro da leggere in una serata; solo se si è rilassati e sereni. Una serenità che lo scrittore infonde con naturalezza, volendo porre l'accento sulla leggerezza con la quale va intrapresa la vita, godendo di piccole cose che talvolta non consideriamo neppure.
Una lettura gradevole fino all'osso e non impegnativa. Un libro con effetto "beauty farm": rigenera lo spirito, lo alleggerisce. Fino a sentire la pelle più morbida e un sorriso rinnovato.
"Quando mi hanno spiegato che la prima convocazione della riunione di condominio, alle sei di mattina, era soltanto formale, e non ci dovevo andare".
Se questi non sono momenti di felicità...
Momenti di trascurabile felicità
Einaudi
134 pagine
880620551X