su "Una bambina e basta"

Questa è la vita di una bambina ebrea, delle continue pressioni, dei cambiamenti che è costretta a subire insieme alla sua famiglia, un padre e una madre ebrea, forse sventura? Ah, quanta cieca crudeltà…
La bambina diventa consapevole degli accadimenti attraverso i racconti degli adulti; vedersi cambiare, cambiare per poi rifugiarsi in un convento di suore, per aspettare cosa? Un cambiamento? Una sovversione? Un liberatore? Tutto ciò non è giusto, è inaccettabile e motivo di indignazione verso un’occupazione, una pressione, un annullamento. La guerra, le leggi razziali, la fanciullezza, le continue fughe, bombardamenti e infine l’agognata liberazione che tende a quel principio di universalità che nel libro emerge molto: l’indifferenziazione umana al di là dell’appartenenza.

“... La guardo irosa e offesa. Anche mamma mi guarda, ma con una specie di ilare indulgenza: 'non sei una bambina ebrea, hai capito? Hai capito? Sei una bambina. Una bambina e basta'.”

Una bambina e basta

di Lia Levi

Libro "Una bambina e basta" di Lia Levi
  • Casa Editrice
    E/O
  • Dettagli
    128 pagine
  • ISBN
    8876413073