su "Doppio sogno"
Questa storia diventa famosa quando, nel 1999, Stanley Kubrick la trasforma nella sua ultima immagine filmica dando vita a "Eyes Wide Shut" (anche se non ha il merito di esserne il precursore perché 10 anni prima, nel 1989, il regista italiano Mario Bianchi, girò un film ispirato alla stessa trama).
La crisi che vivono i due coniugi viennesi, Albertine e Fridolin rappresenta un vero e proprio diagramma di turbamenti paralleli che, allo stesso tempo, ne giustifica il titolo. Fridolin, infatti, vive e colora la realtà con le tinte del sogno, mentre Albertine traforma il sogno in realtà.
La scoperta dei mondi interiori (studiata per anni dal padre della psicanalisi Sigmund Freud) viene alla luce durante un ballo in maschera, in cui la rigidità delle categorie in cui è suddivisa la società viennese verrà a cadere, lasciando il posto alla liberazione dei sensi.
"Doppio Sogno" non è solo un racconto, ma anche un viaggio nella parte oscura che vive in ognuno di noi (rappresentata qui dal gioco delle maschere): un vero e proprio passaggio onirico che termina ogni volta ad un nuovo risveglio speranzoso e consapevole di poter cambiare strada nella realtà.
Doppio sogno
Newton Compton
128 pagine
8854120804