su "Il vangelo secondo Gesù Cristo "
Questo è stato il primo libro che ho letto di Saramago e il primo ad avermi spalancato occhi, orecchie e cuore. Il suo stile sconvolgente viaggia sull’onda dei pensieri, con frasi lunghissime eppure spezzettate, scampoli di verità tra una virgola e l’altra: sono le maiuscole a dettare i tempi, e dei segni di punteggiatura non si sente più la mancanza. Il romanzo è basato sull’incrocio di credenze popolari e verità storiche, più o meno conclamate, sulla vita in terra di Gesù Cristo, soprattutto concentrandosi sull’infanzia e sulla figura di Giuseppe, questi elementi di cui così poco si parla. Hanno un peso fondamentale i Vangeli apocrifi, quelli non riconosciuti dalla Chiesa, che vedono Gesù come un predicatore sì ma assolutamente umano, con una spiccata propensione per le donne e una individualità tenace. Un libro molto suggestivo da leggere, e rileggere, e rileggere.
“Chi è mia madre, chi sono i miei fratelli, i miei fratelli e mia madre sono coloro che hanno creduto alla mia parola nel momento in cui l’ho pronunciata, i miei fratelli e mia madre sono (…) coloro che non hanno bisogno di aspettare l’ora della mia morte per impietosirsi della mia vita” (Josè Saramago)
Il vangelo secondo Gesù Cristo
Feltrinelli
351 pagine
8807721694