su "Creature di sabbia "
Questo libro narra la vita di Mohamed Ahmed, scritta in un diario segreto dove ogni notte riversa le sue ossessioni, la sua ipersensibilità e le angosce che nascono dall’artificio del ruolo sociale e familiare, al quale è stato segretamente destinato dal padre. E’ la storia di una metamorfosi forzata, di un essere disgraziatamente nato femmina e allevato dal padre come un maschio. E’ la storia di una scelta per riprendersi un onore che stava svanendo, di una società - quella islamica - che del corpo delle donne ne ha fatto sempre più oggetti da esibire, suppellettili da ornamento. Tra tradizione e memoria, l’autore di nascita marocchina, dà vita ad una storia che si articola non in modo semplice, alternandosi tra narrazione donna-uomo, da bibliotecario cieco, da maestro di mistificazioni, si sdoppia nelle parole del narratore e della sua visitatrice.
Effetti di ridondanza unica caratterizzano la scrittura di Ben Jelloun, che riesce a sovrapporre un testo-canto, costituito spesso di monologhi epistolari, sull’organizzazione di un testo-gioco costruito in un racconto nel racconto.
Creature di sabbia
Einaudi
182 pagine
8806174746