su "Quando riuscirai a fermarti?"
Rocco e Riccardo sono due fratelli, ma sono anche molto di più. Sono due esistenze nelle quali Paolo Fiore si getta a peso morto, per scindere, attraverso una prosa fluida e poetica, i caratteri psicologici di un romanzo che sembra essersi scritto da sé. E' una storia che ti entra dentro e che non ti abbandona, trascinato via dalla profondità dei personaggi e dalla loro leggera complessità, più che dalla trama.
Riccardo ha una grande passione per la letteratura, mentre Rocco vive in un universo tutto suo. Seduto da mattina a sera su una sedia, dondolandosi senza tregua avanti e indietro e fissando attento lo scorrere del tempo su un grande orologio.
L'esistenza di Riccardo e Rocco, è sconvolta da fatti e persone: dalla misteriosa morte della madre e da un padre lontano da loro, per carattere e attitudini.
I due fratelli possono essere anche un'unica persona, perché entrambi scappano da qualcosa, entrambi non si fermano. E' forse questo l'aspetto che più vuole evidenziare Paolo Fiore: una fuga dalla realtà, un rifugio che non sentono mai troppo vicino. L'unica soluzione per riprendere a guardarsi dentro senza lente, è fissare in faccia la realtà delle cose: sguazzare anche nella follia, ma renderla viva e presente, perché è in quella follia che è nascosto tutto.
"Quando riuscirai a fermarti?" è una domanda che messamente Riccardo rivolge a Rocco, ma forse è soprattutto una domanda che rivolge a se stesso, riuscendo, nel finale, attraverso una racconto surreale, a buttar fuori i suoi fantasmi. La grandezza di questo romanzo è affiancare la letteratura alla psicanalisi, rafforzando una convinzione che vede i due emisferi quasi sovrapporsi, perché la vera letteratura nasce dal caos dell'uomo moderno.
Riccardo riesce a salvare se stesso grazie alla sua passione per i libri, per le tante storie di inchiostro che non lo hanno mai abbandonato. Rocco, invece, ha deciso da subito di non affrontare questo mondo pieno di imprevisti o forse lo affronta a modo suo.
"Quando riuscirai a fermarti?" non è solo un romanzo, ma una storia pregna di spunti da decriptare e su cui poter discutere a lungo. Merito a Paolo Fiore, un uomo che fa il medico e che di materia plastica per i suoi romanzi, ne ha davanti a sé tutti i giorni.
Quando riuscirai a fermarti?
Montedit
234 pagine
8860379067